Le mani della ‘ndrangheta su Milano: dieci arresti

Un’ordinanza di custodia è stata eseguita dalla polizia di Milano questa mattina per reati di associazione a delinquere a stampo mafioso. I dettagli in questo articolo.

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Polizia-Imilanesi.it

A seguito di alcune indagini  mirate e ben precise, sono state arrestate 10 persone a causa di alcune dinamiche criminali della locale ndrangheta di Pioltello.

I 10 arresti: cos’è successo questa mattina nel Milanese?

Quando si parla di mafia, purtroppo sono tante le notizie che circolano e che ci informano dell’esistenza di persone che sono coinvolte in dinamiche criminali.

Questo è quanto successo a Milano, poichè è stata eseguita un’operazione importante a tal proposito.

Come è stato accennato, grazie al risultato di alcune indagini e ricerche la polizia  è arrivata a mettere in atto ben 10 arresti nella città milanese. È stata fatta così luce su una dinamica criminale della locale di ‘ndrangheta di Pioltello.

Per chi non lo sapesse quest’ultimo rappresenta il feudo delle famiglie Maiolo/Manno e delle attività di un uomo che ha dei collegamenti con la famiglia di Cosa Nostra dei Pietraperzia collegata ai Rinzivillo.

Si parla nello specifico, dunque, di un’ordinanza cautelare per 10 persone che sono ritenute responsabili di vari reati mafiosi, come traffico di sostanze stupefacenti, tentativi di estorsione e di omicidi, ricettazioni, furto, usura e tanto altro.

Tutti questi reati risultano avere l’aggravante della mafiosità.

Altre informazioni dell’accaduto: dettagli dell’ordinanza eseguita

Ad occuparsi delle indagini è stata la polizia di stato di Milano.  La stessa è stata coordinata dalla Procura della Repubblica- Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo della Lombardia. Grazie a questa collaborazione si sono avuti dei grandi risultati seguiti da dei fatti concreti.

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Grazie a questo, il blizt è stato portato a compimento proprio stamattina, coinvolgendo così delle famiglie criminali di un certo calibro. Oltre ai reati visti, ai 10 arrestati  ne sono stati contestati altri  come porto illegale di armi, furto aggravato, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia e coercizione elettorale.

Questa importante operazione che si è conclusa avviene dopo un’altra importante lotta della polizia sempre contro la ‘ndrangheta grazie alla quale si è riusciti a confiscare  beni per oltre 40 milioni di euro.

Possiamo dire che di passi se ne stanno facendo, ma tanti ancora bisogna farne, dal momento che questi fenomeni ormai interessano il territorio italiano, da nord  a sud e proprio questo fa capire che interventi di questo tipo servono e come.

Dopo i vari arresti fatti, si è espresso anche il  direttore centrale anticrimine della Polizia, Francesco Messina il quale ha affermato che tale operazione è la conferma del fatto come i comportamenti mafiosi della ‘ndrangheta nel Settentrione ormai abbiano assunto delle specificità che si possono sovrapporre a quelle che sono specifiche dell’agire mafioso nel territorio meridionale, territorio in cui questi fenomeni trovano largo spazio per affermarsi.

Un buon lavoro è stato fatto, quindi, per cercare di contrastare questi fenomeni che ormai sembrano essere presenti tanto al nord quanto al sud.

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