Voto in condotta. Ecco come cambierà la scuola a partire dal prossimo anno a seguito della riforma Valditara.
Il rientro tra i banchi di scuola a settembre sarà diverso dagli ultimi, vista la stretta annunciata dal ministro Valditara contro bullismo ed episodi di aggressione al personale scolastico come quelli avvenuti nel corso dell’anno 2022-2023.
Dopo 6 anni fa il ritorno il voto in condotta a partire dalle scuole medie, fino alle superiori, dove il cattivo giudizio inciderà anche sui crediti per l’esame di stato.
Il ministro Giuseppe Valditara ha dato il via ad una vera e propria rivoluzione in ambito scolastico che ruota attorno al voto in condotta e al giudizio sul comportamento tenuto durante il corso dell’anno scolastico da ogni studente. Il voto in questo caso viene espresso in decimi. Il 5 è destinato alle gravi violazioni e può comportare la bocciatura automatica dello studente.
Il voto in condotta sarà ripristinato nelle scuole medie, così come diceva la riforma che riporta al 2017. Anche per le scuole secondarie di secondo grado ovvero le scuole superiori il voto sul comportamento sarà fondamentale perché inciderà tantissimo sui crediti. Quindi potrà modificare l’andamento dell’esame di stato in negativo.
Con il cinque condotta la bocciatura è automatica per tutti coloro che commettono reati o atti di violenza gravi oppure violano il regolamento dell’Istituto più di una volta. Alle scuole superiori in sei in condotta potrebbe comportare un debito in educazione civica. che tutti gli studenti sono chiamati a recuperare entro l’inizio del nuovo anno scolastico a partire dal mese di settembre.
Per concludere arriva una svolta importante e decisiva anche per quanto riguarda le sospensioni. Sono previsti due giorni di sospensioni per gravi comportamenti, con l’aggiunta di recupero mediante attività educative a scuola, extra e la possibilità di verifica finale davanti al consiglio di classe. Sono previste persino delle attività di cittadinanza solidale per tutti gli studenti sospesi per più giorni.