Novità per la scuola, cambiano sospensione e voto in condotta. Ecco da quando queste novità saranno operative.
Novità interessanti nel mondo della scuola che potrebbero essere in arrivo già dai prossimi mesi. A cambiare nello specifico sono le regole del voto in condotta e della sospensione.
Ad annunciare queste novità è stato il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nel corso della festa della Lega Romagna a Cervia. Ma in che modo cambierà il tutto?
Annunciate in questi giorni nuove regole del voto in condotta e della sospensione. Così come ha annunciato Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, alla festa della lega Romagna a Cervia, il voto in condotta tornerà a fare media, anche alle medie. In sostanza, anche il voto in condotta contribuirà per i crediti alla maturità.
Qualora un alunno dovesse prendere sei in condotta dovrà essere rimandato a settembre. Ma non finisce qui, visto che dovrà studiare i valori della cittadinanza, dello stare insieme.
Cambia anche il discorso sospensione. Oggi quando si parla di sospensione vuol dire che l’alunno dovrà rimanere in casa. Adesso invece, in base a queste novità, la sospensione implicherà rimanere a scuola e studiare di più, facendo anche dei lavori socialmente utili e di cittadinanza solidale.
Il Ministro ha annunciato la volontà di voler sperimentare sul campo dell’istruzione tecnico professionale, dando un futuro ai giovani, dare alle aziende gli strumenti per poter essere competitivi.
Si tratta al momento di una proposta che sarà presentata esattamente a settembre ma già discussa in Parlamento. “Riteniamo che debba essere affrontata rapidamente. Cosa significa fare una sperimentazione nel campo dell’istruzione tecnico professionale? Dare un futuro ai nostri giovani, dare alle nostre aziende gli strumenti per essere competitivi”.
Queste le parole che sono state annunciate dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Quest’ultimo ha fatto sapere che secondo il suo punto di vista occorre una riforma che sia abbastanza seria, un collegamento con l’Its ed un percorso che possa dare la possibilità di prendere tecnici e manager dal mondo del lavoro.
In questo processo dovranno essere le Regioni protagoniste e far si che questo possa realizzarsi. Quello che occorre è una svolta culturale, secondo le parole del Ministro che ha anche inevitabilmente parlato dell’utilizzo dello smartphone in classe, dimostrandosi ovviamente contrario.
Secondo Valditara è inammissibile che in aula, piuttosto che studiare, lo studente utilizzi il cellulare anche per filmare il docente e piazzarlo poi sui social.
La sua idea è limitare l ‘utilizzo del cellulare solo per scopo didattico. Insomma, a breve tra poche settimane sapremo se queste novità saranno ufficiali e se partiranno già per questo nuovo anno scolastico o ormai slitteranno al prossimo.