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Economia e Lavoro

Le strategie del comune di Milano per aiutare le persone che hanno perso il reddito di cittadinanza

Molti sono i cittadini che ad agosto dovranno dire addio al Reddito di cittadinanza. E il comune di Milano sta facendo tutto il possibile per aiutare queste persone.

Monete tra le mani – imilanesi.nanopress.it

Sono molte le persone che già nel mese di Luglio hanno dovuto dire addio al Reddito di cittadinanza. E anche durante il mese di agosto saranno molti i cittadini, tra questi anche tanti milanesi, che dovranno dire addio al sussidio in questione. Il comune di Milano però si sta organizzando per fornire il suo aiuto a tutti i cittadini che si troveranno a dover affrontare tale difficoltà. Vediamo nello specifico come.

Nuovi tagli al Reddito di cittadinanza

Sono milioni i cittadini che ormai da diversi anni percepiscono il Reddito di cittadinanza, ma per molti di questi è adesso arrivato lo stop definitivo. Durante questo mese di agosto saranno molti coloro che si vedranno coinvolti nell’abolizione di tale sussidio ed in modo particolare il comune di Milano si è trovato costretto ad intervenire per cercare di riorganizzare il tutto e di conseguenza aiutare i cittadini.

A tal proposito si è espresso nel corso di una recente intervista rilasciata a Fanpage.it l’assessore Lamberto Bertolè. Quest’ultimo senza alcun timore ha rivelato il suo pensiero affermando che il Reddito di cittadinanza andava sicuramente migliorato ma non abolito. Il motivo? Tale abolizione provocherà l’aumento della povertà.

I cittadini milanesi che perderanno il sussidio

Ma, chi saranno i cittadini, e nel caso specifico i cittadini milanesi, che perderanno tale sussidio? Sempre l’assessore Lamberto Bertolè è intervenuto sulla questione rivelando che nel corso delle ultime settimane il comune ha ricevuto da parte dell’Inps la lista dei cittadini che hanno diritto alla percezione del reddito. E la lista di coloro i quali invece non avranno più diritto di percepire tale sussidio.

Nello specifico a non averne più diritto sono coloro all’interno delle cui famiglie non sono presenti anziani, persone con disabilità o minori. E in generale quelle persone che dai servizi sociali dei comuni di riferimento vengono considerate non occupabili.

Lamberto Bertolè ha rivelato che in soli 19 giorni sono stati effettuati ben 165 colloqui giornalieri con l’unico obiettivo di riuscire a capire chi realmente può essere considerato occupabile e chi no. Ed evitare così che molti possano perdere l’opportunità di ricevere tale sussidio.

Ad oggi nella città di Milano sono 680 persone le persone che hanno perso il Reddito in quanto considerate occupabili. Queste persone però a partire dal mese di settembre potranno contare sul supporto formazione e lavoro pari a 350 euro.

L’assessore ha inoltre precisato che per i comuni gestire questa situazione non è stato e non è semplice. Infatti hanno ricevuto gli elenchi dei colloqui da effettuare senza però poter contare su un lavoro di condivisione con i servizi sociali.

Secondo Bertolè a differenza di quanto accaduto con il Reddito di cittadinanza considerato più ricco di risorse ecco che il reddito di inclusione era più efficace in quanto in grado di coinvolgere i servizi sociali dei vari comuni.

Cosa accadrà a Milano

Banconote e monete – imilanesi.nanopress.it

Il Reddito di cittadinanza anche se caratterizzato da una serie di limiti si è rivelato di grande importanza per contrastare l’aumento del numero di cittadini poveri. Soprattutto dopo la pandemia da Covid. Nonostante ciò però il numero di poveri è aumentato passando da 4 a 5 milioni. E senza sussidio tale numero è destinato a crescere sempre di più.

Senza Reddito di cittadinanza ci saranno quindi molti più poveri e quindi di conseguenza molte più persone che si troveranno a dover fare i conti con una serie di importanti difficoltà.

Come interverrà la città di Milano per contrastare tale problematica? L’assessore ha rivelato che insieme alla Fondazione Cariplo stanno portando avanti un progetto utile a contrastare la povertà minorile.

Per farlo hanno scelto di collaborare con più di 400 associazioni presenti sul territorio insieme alle quali condividono risorse pubbliche e risorse utili a contrastare, come affermato in precedenza, proprio la povertà minorile. Oggi infatti la povertà riguarda soprattutto le famiglie dove sono presenti minori e non anziani.

Lamberto Bertolè è inoltre intervenuto precisando che se si riuscisse a far concentrare le risorse su specifici progetti invece che farle disperdere si potrebbero ottenere sicuramente importanti benefici.

A tal proposito ha rivelato che nella città di Milano a beneficiare della carta di sostegno alimentare da 380 euro all’anno saranno ben 15 mila persone per un totale di investimento pari a 6 milioni. Soldi che avrebbero potuto fornire una maggiore efficacia se destinati ai servizi sociali del comune utili per poter potenziare appunto tutte quelle reti di contrasto alla povertà.

Published by
Giusy Pirosa