Legambiente lancia l’allarme rifiuti presenti sulle spiagge italiane, sempre più in crescita. Si tratta di un problema enorme oltre che di una vera e propria minaccia che va fronteggiata ben presto se non si vogliono avere delle gravi conseguenze nel tempo.
Ad essere abbandonato sulle spiagge italiane in gran numero è il materiale solido. Legambiente ha rilevato mille rifiuti ogni 100 metri quadri di spiaggia.
Questo è quanti viene fuori dall’indagine Beach Litter 2023 che ha preso in considerazione 38 lidi di 15 regioni tra cui Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Marche, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Sicilia e infine Sardegna.
Su 223.800 metri quadrati si contano 36.543 rifiuti, quasi tutti composti da plastica, uno dei materiali più trovati in assoluto. Aumentano anche rifiuti di ceramiche e di vetro che ricoprono il 9% del totale. Il metallo invece almeno per il momento ricopre il 6,8% dei rifiuti totali, il cartone e la carta invece impegnano il 3,9% del totale.
Ad oggi ad ogni modo la spiaggia è il cestino migliore per la popolazione italiana, viene considerata come se fosse il cestino dell’indifferenziata. Infatti nei lidi si trova davvero di tutto. I cartelli che minacciano sanzioni importanti a chi abbandona rifiuti o semplicemente cicche di sigaretta non scoraggia nessuno.
Quella che va cambiata prima possibile è la mentalità dell’italiano medio, che sta mettendo in seria difficolta e rischio la natura e l’ambiente che ci circonda. A questo proposito si ricorda una data in particolare ovvero quella del 12 Maggio che segna l’inizio di una campagna importante alla quale si invitano i volontari a partecipare.
Si tratta della campagna spiagge e fondali puliti che nasce dall’idea di Legambiente e che va avanti per due giorni fino a giorno 14. I volontari si dedicano alla pulizia delle spiagge, al monitoraggio e alla raccolta dei rifiuti abbandonati sulle coste della nostra penisola. Chi vuole può unirsi.