Quella che stiamo vivendo quest’anno è a tutti gli effetti da considerare l’estate dei rincari. L’inflazione ha colpito in modo particolare il settore del turismo e qualche altro comparto.
Demoskopika, calcola che per l’estate del 2023 le vacanze costeranno almeno 3,9 miliardi di euro in più rispetto al solito.
Ai vacanzieri quindi costerà tutto di più a partire dal trasporto aereo con l’inflazione del 23,5% rispetto al 2022. A seguito ecco anche l’aumento dei pacchetti vacanza con un +17,7% e per concludere i servizi di alloggio con +12,8%.
Repubblica analizzando la situazione in diverse regioni turistiche fa emergere un dettaglio non di poco conto. I rincari non toccano dappertutto gli stessi servizi o prodotti. Per esempio andando a Rimini, pagare il posto in uno stabilimento balneare vuol dire spendere almeno il 5% in più rispetto all’anno scorso. Si parla di un aumento di circa 20 euro.
L’aumento di prezzo è di tre euro per una coppa di due gusti. Per acquistare una piadina invece si spende l’8% in più. I prezzi sono molto più alti per la sistemazione alberghiera. A luglio, per una notte e una colazione in un hotel a tre stelle si spendono ben 68 euro in più, ovvero +17%.
Andando verso la Puglia e fermandosi a Monopoli, per una sola notte si spendono 100 o 200 euro in più. Ovviamente non per chi punta su qualcosa di più lussuoso, in questo caso il costo maggiorato è di 400 euro. Una famiglia che va per 7 giorni in zona Porto Rosso spende 850 euro, rispetto a 800 euro del 2022. Invece a Santa Margherita, quindi in Liguria, un hotel a tre stelle per una settimana ha un costo che va tra il 10 e il 12% in più, nonché 1.800 euro. Nonostante l’aumento delle spese ad agosto le prenotazioni vanno verso il 70%.
Parlando di alimenti per acquistare una focaccia il costo maggiorato è di 1,20 euro per una striscia, per un gelato si parla di una spesa che va tra i 25 e i 28 euro al chilo. Per le trofie al pesto al ristorante si spendono 15 euro, mentre per l’affitto di una casa con due camere e due bagni, per un mese, si pagano 4mila euro. Per la Versilia toscana, negli stabilimenti si spendono 25 euro in più, per acquistare cornetto e caffè si spendono a 2,40 euro.
Ma non finisce qui perché ad aumentare sono anche i prezzi dei carburanti. Tra il 1° giugno e il 26 luglio 2023, per esempio in autostrada, il prezzo medio giornaliero della benzina è aumentato del 2,8%, mentre il gasolio è cresciuto del 2,5%. Ci sono addirittura casi in cui è stata sforata la soglia dei 2 euro, in autostrada come anche dentro le città. Ad Anacapri la benzina in modalità servito costa 2.259 euro al litro, mentre a Ponza 2.239 euro, a Ischia 2.204 euro, per concludere a Lampedusa 2.329 euro.