L’ex ospedale Galeazzi sarà uno studentato: ecco la trasformazione dell’ex struttura ospedaliera e l’annuncio di Rotelli a tal proposito. Queste le sue parole e i suoi obiettivi.
Quello che prima rappresentava l’ospedale di Galeazzi, ora diventerà uno studentato che avrà la possibilità di accogliere 450 posti. Un annuncio sorprendente è quello giunto da Rotelli del Gruppo San Donato. Per lo svolgimento di tale tramutazione serviranno tre anni caratterizzati da un genere di lavoro molto intenso. Tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.
L’ex ospedale Galeazzi: la decisione presa in merito
Come accennato nelle prime righe si parla di un bel progetto.
Un progetto ambizioso e contemporaneamente di grande utilità, visto che riuscirebbe a dare un aiuto concreto per la soluzione del problema del caro affitti relativo al settore studentesco.
La possibilità di poter mettere a disposizione l’accesso nella struttura a 450 studenti. Inoltre questi ultimi potrebbero usufruire di una camera singola, anziché doverla dividere con altri colleghi. Per non parlare del fatto di poter beneficiare di piccoli appartamenti molto funzionali e muniti di diversi servizi utilizzabili da tutti.
Dunque quello che una volta rappresentava l’ospedale ortopedico Galeazzi di Bruzzano, ora ormai è diventato un’ex struttura ospedaliera.
Conseguentemente si è deciso di servirsene per scopi differenti, ideali per dare una mano a tanti studenti universitari fuori sede che hanno difficoltà ad affrontare le pesanti spese affittuarie.
Tutto questo grazie al fatto che l’ex ospedale in questione diventerà uno studentato.
L’ex ospedale Galeazzi: i dettagli sull’annuncio e sul progetto
Paolo Rotelli è il vice presidente del Gruppo San Donato ed è stato proprio lui a fare l’annuncio. Tra l’altro ha anche sottolineato che si è provveduto a fare una promessa specifica, in riferimento all’investimento di una somma equivalente a un minimo di 50 e un massimo di 60 milioni di euro.
Tutto questo è stato detto in maniera ufficiale nel corso della presentazione del bilancio consolidato e riguardante il gruppo.
Nel frattempo il Galeazzi ha messo in pratica il suo trasferimento in una nuova struttura, definita come Galeazzi Sant’Ambrogio. Questo è accaduto già da un po’, precisamente nel mese di agosto del 2022 al Mind District.
Un passaggio che ha comportato correlatamente una forma d’investimento basata su mezzo miliardo di euro.
Rotelli ha dichiarato che la città di Milano ha una vera e propria vocazione nei confronti dell’università.
Aggiungendo anche la questione che si è venuta a creare in questi ultimi tempi, facendo riferimento alle proteste in tenda diventate ormai note a tutti. Reazioni svolte da parte degli studenti universitari, per protestare attivamente contro le tante difficoltà che hanno sulla ricerca della casa.
Quindi con questa decisione loro adesso hanno voluto dare una risposta efficace e reale a tutti questi studenti, che in prima persona cercano di ottenere dei cambiamenti in questo senso e a loro vantaggio.
I particolari sulla creazione del nuovo istituto
Il nuovo studentato previsto al posto dell’ex ospedale Galeazzi, andrà praticamente a cambiare l’intera pianta del vecchio edificio.
Difatti l’intento è quello di procedere coi lavori di abbattimento di due parti della struttura attualmente esistenti. Pertanto si sta studiando il modo di trasformare l’edificio facendogli prendere le sembianze di una U, con un giardino posizionato nella parte interna.
Tutto questo è solo il principio di ciò che si è deciso di effettuare con l’inizio dei lavori, che porteranno alla trasformazione di questa struttura.
Di seguito sicuramente si potranno avere a disposizione ulteriori particolari, riguardanti proprio l’esecuzione dei lavori.
In ogni caso e come segnalato inizialmente, ci vorranno come minimo 3 anni e probabilmente anche un lasso di tempo maggiore, per determinate situazioni.
In questo specifico caso si fa riferimento all’autorizzazione che serve per la costruzione. Oltre all’effettiva realizzazione dei cambiamenti da fare nell’ex ospedale Galeazzi.
Un rinnovamento dell’edificio che, in base a quanto dichiarato da Rotelli, contribuirà a portare dell’ossigeno all’intera zona milanese.
Un’osservazione che si è fatta attenendosi al fatto che, da quando la struttura ospedaliera è stata trasferita, quella specifica zona è andata man mano a rovinarsi.
In riferimento poi ai canoni correlati agli alloggi che saranno quindi disponibili per gli studenti universitari, il vice presidente del Gruppo San Donato ha fatto una precisa dichiarazione.
Infatti ci ha tenuto a sottolineare che risulteranno sicuramente allineati col mercato attuale e allo stesso tempo accessibili a tutti.
Questa è senza alcun dubbio una risposta concreta alle tante proteste da parte degli studenti in tenda. Un modo per fargli capire che le loro motivazioni non sono assolutamente cadute nel vuoto, come pure le loro comprensibili richieste.
Così una volta realizzato tale progetto, finalmente tanti giovani studenti potranno usufruire di questa grande opportunità. Sperando ovviamente che i lavori possano terminare in tempistiche non eccessivamente lunghe, senza intoppi di vario tipo e nei tempi prestabiliti.
Le parole di Rotelli: quello che ha illustrato il vice presidente
Riportiamo qui di seguito alcune delle dichiarazioni fatte dallo stesso Rotelli:
“Milano ha una vocazione universitaria e ci sono studenti in tenda per protestare contro la difficoltà di trovare casa. Noi ora diamo una risposta concreta. Lo studentato vuole essere un «regalo alla città e anche al quartiere del vecchio Galeazzi, che da quando l’ospedale si è trasferito si è un po’ depauperato, quindi, l’idea sarebbe quella di rilanciare tutta la zona. Alla fine la vocazione dell’Italia è il terziario, la vocazione di Milano è di essere una città universitaria».
Saranno abbattuti due pezzi del vecchio edificio e da una struttura a rettangolo diventerà a creiamo una struttura a forma di “U” con dentro un parco, un giardino, una bella parte verde.”
Parole questo che mettono il rilievo il suo pensiero e i suoi obiettivi che presto potrebbero rappresentare dei grandi risultati a diversi livelli e per diverse persone.