Un caso di omofobia accaduto il 28 aprile scorso sta facendo ancora discutere. La parte lesa è l’associazione Sci Club Lgbtquia+, che ha querelato il diffamatore, ora indagato.
E’ indagato per diffamazione su Twitter la persona che il 28 aprile da dato dei froci alle persone che si comportano come quelli dell’associazione Sci Club Lgbtquia+. Con le sue affermazioni l’uomo ha offeso l’associazione e i suoi membri, scatenando un caso di omofobia che sta facendo ancora discutere, quando è in corso il gay pride a Milano.
Indagato per offese ai gay su Twitter
Un uomo è indagato per aver offeso con parole non convenzionali i gay su Twitter. I fatti risalgono al 28 aprile scorso, quando un uomo ha espresso le sue considerazioni sul social network riguardo all’associazione Sci Club Lgbtquia+.
L’autore delle offese ha dichiarato che questa associazione sta facendo di tutto per sessualizzare e far diventare un puttanaio anche il club dello Scig Milano, autorizzando quasi ad avere rapporti. L’uomo si è schierato anche contro il ddl Zan, fermo nelle sue considerazioni su quanto fatto dall’associazione.
Le sue parole non sono piaciute all’associazione dello Sci Club Lgbtquia+, che ha ovviamente reagito per difendere le proprie posizioni e affermare le proprie idee.
L’associazione ha querelato l’autore dei tweet
Come era prevedibile, l’associazione sportiva dello Sci Club Lgbtquia, che ha la sede a Milano in via Bezzecca, ha reagito querelando l’autore dei tweet. L’associazione promuove lo sci e opera nella difesa dei diritti della comunità arcobaleno.
I membri dell’associazione, dopo aver letto il messaggio scritto dall’uomo, hanno presentato la querela e ad oggi l’uomo risulta indagato per aver diffamato il loro operato. L’autore delle offese, dunque, rischia di essere sottoposto a processo, come di norma avviene dopo una querela.
E’ chiaro che il contenuto delle sue parole è intriso di omofobia, ma il fatto che le abbia pubblicate su un social network come Twitter ha fatto in modo che tutti lo vedessero, e tantomeno non poteva non accorgersene l’associazione in questione, che è la parte lesa.
Il Gip dovrà decidere cosa fare
A questo punto, è evidente che ci sarà un processo, e che l’uomo si troverà a dare le sue motivazioni per quanto affermato pubblicamente nei confronti dell’associazione Sci Gay Milano. Pare che l’autore del gesto ha espresso il suo pensiero dopo essere venuto a conoscenza dell’esistenza di questa associazione.
Secondo la Procura, l’uomo si è espresso con parole chiaramente diffamatorie, visto che sono delle vere e proprie offese alla reputazione dei membri dell’associazione. Ad ogni modo, spetterà al gip decidere cosa fare, se portare avanti la querela sporta e indire un processo ai danni dell’indagato oppure archiviare il caso.
Intanto, al momento è in corso il Pride a Milano. Il sindaco Sala non sarà presente per motivi personali, ma ha incontrato ieri gli esponenti delle famiglie arcobaleno e del mondo Lgbtq+ a Palazzo Marino. Con loro l’amministrazione ha aperto un tavolo tecnico per confrontarsi sulle tematiche più urgenti, come quella riguardante le trascrizioni dei figli delle coppie dello stesso sesso. Il sindaco Sala ha anche postato uno scatto sul suo profilo Instagram in cui è ripreso accanto a un veicolo arcobaleno, un segno di vicinanza al mondo LGTB.