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Cronaca

Liberata dai carabinieri 24enne sequestrata dal marito e dalla suocera

Una ragazza pakistana sposata per procura ha vissuto un incubo: sequestarta dal marito e dalla suocera e liberata dai carabinieri

Donna disperata-Imilanesi.it

L’incubo, oramai concluso, di una giovane donna costretta a vivere segregata in casa dal proprio marito e dalla mamma di lui. La ragazza, di soli 24 anni, aveva sposato, attraverso una piattaforma social il cugino di 24 anni. Un matrimonio combinato in Pakistan dalla famiglia delle ragazza, costretta a sposare un cugino che non aveva mai nè visto nè conosciuto.

Dopo la cerimonia i due sono rimasti lontani per alcuni mesi. Lo scorso ottobre la giovane ha raggiunto il marito a Sondrio, dove abita con i genitori ed i fratelli. La convivenza, secondo quanto raccontato dalla ragazza, si è mostrata fin da subito piuttosto difficile. La presenza, in particolare, della suocera non ha permesso alla ragazza di ambientarsi.

Non poteva nè uscire e nemmeno imparare la lingua italiana. Le sue occupazioni quotidiane riguardavano solo le faccende domestiche. Una vita, quindi, di continue privazioni e rinunce. La costringevano, infatti, anche ad un’alimentazione molto scarsa. La giovane riusciva solo raramente e di nascosto a chiamare la sua famiglia in Pakistan.

La giovane ragazza subiva anche maltrattamenti fisici

Aveva paura di dire come stava vivendo, perchè la sua nuova famiglia minacciava di fare del male a quella di origine. Subiva anche maltrattamenti fisici. I vicini di casa non si sono mai accorti di nulla, perchè dall’appartamento non proveniva nessun tipo di rumore. Finalmente un giorno ha trovato il coraggio di raccontare dei continui maltrattamenti che subiva ai suoi famigliari in Pakistan.

Questi, a loro volta, hanno subito chiesto aiuto ad un loro parente residente in Italia, ma fuori dalla provincia. Quest’ultimo ha subito allertato i carabinieri di Sondrio per denunciare ciò che stava succedendo oramai da mesi. Gli agenti del Nucleo operativo e radiomobile del Maggiore Nicola Leone, con il supporto dei colleghi della stazione cittadina, hanno fatto irruzione nella casa.

Carabinieri-Imilanesi.it

Hanno liberato la giovane donna da un’incubo ed arrestato la suocera, una donna di 52 anni, e portata nel carcere femminile di Bassone a Como. Così anche il figlio di 24 anni, magazziniere in un’azienda del posto, ora in arresto e rinchiuso nel carcere di via Caimi del capoluogo valtellinese.

Liberata dai carabinieri

Entrambi sono accusati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. Dalle prime indagini si sa che la ragazza non ha mai avuto il coraggio di parlare della sua situazione per paura di ripercussioni ai danni della sua famiglia in Pakistan, in particolare per la mamma con disturbi cardiopatici.

Da alcune fonti giudiziarie trapela anche che la giovane donna viveva una condizione di totale sottomissione, quasi fosse in stato di schiavitù. Subiva limitazioni alimentari ed igieniche, pur vivendo in un appartamento decoroso, pulito e tenuto in ordine. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione in casa, la ragazza è corsa ad abbracciare uno di loro, finalmente liberata dall‘incubo che stava vivendo.

Published by
Liana Cinelli