Poste italiane sta per chiudere alcuni libretti postali. Perché può accadere e cosa si può fare per evitarlo.
Poste Italiane ha recentemente annunciato che alcuni libretti postali stanno per essere chiusi definitivamente. Si tratta di una categoria specifica di libretti, definiti “dormienti”. Perché rischiano di essere chiusi, e si può fare qualcosa per evitarlo? Vediamo.
Cosa sono i libretti postali
Partiamo dalle basi: cosa sono i libretti postali? Si tratta di conti correnti di base, gestiti da Poste Italiane, che consentono di effettuare operazioni di deposito e prelievo di denaro in modo sicuro e affidabile. Si tratta di uno strumento molto diffuso, soprattutto tra coloro che preferiscono avere un conto corrente semplice e senza troppi costi. Tra le operazioni che si possono effettuare con un libretto postale troviamo anche i pagamenti online e ricariche telefoniche o per carte prepagate.
Una caratteristica interessante dei libretti postali è la loro sicurezza. I depositi effettuati su questo tipo di soluzione postale sono garantiti dal Fondo di Garanzia dei depositi bancari, fino a un massimo di 100.00 euro per ogni titolare di conto. Ciò significa che, in caso di fallimento di Poste Italiane, il denaro depositato sui libretti postali sarebbe protetto.
Inoltre, i libretti postali sono una soluzione molto economica per gestire il proprio denaro. Infatti, il costo delle operazioni effettuate sui libretti postali è generalmente molto basso, e in alcuni casi addirittura gratuito. Ad esempio, non viene addebitata alcuna commissione per i prelievi di contante presso gli sportelli di Poste Italiane. Fatta questa premessa, cerchiamo di capire come mai alcuni libretti rischiano di essere chiusi a breve.
Quali sono i libretti postali che rischiano la chiusura
Capita spesso che alcuni libretti postali rimangano inutilizzati per lungo tempo, trasformandosi in libretti “dormienti”. Questi libretti vengono considerati dormienti da Poste Italiane quando non vengono movimentati per almeno 10 anni e hanno un saldo superiore a 100 euro. Il sito web di Poste Italiane offre la possibilità di consultare l’elenco dei libretti dormienti.
Quest’anno sono in pericolo di chiusura i libretti dormienti dal 2008 al 2013. Successivamente, saranno chiusi quelli dal 2014 al 2018, e poi quelli risalenti al 2019. Ciò significa che, se si è titolari di un libretto postale dormiente, è importante agire immediatamente per riattivarlo ed evitare la chiusura definitiva.
Cosa fare se si scopre di avere un libretto dormiente: riattivazione
Se si scopre di avere un libretto dormiente, è importante prendere provvedimenti per evitarne la chiusura definitiva. Infatti, se non viene riattivato, il libretto viene chiuso e il saldo trasferito al Fondo di Garanzia dei depositi bancari, dove i soldi rimangono a disposizione del titolare per 10 anni.
Come fare quindi per riattivare un libretto dormiente? Per farlo, è necessario recarsi in Posta con un documento di identità valido e richiedere l’attivazione del conto. Potrebbe essere necessario fornire anche una copia della carta d’identità del titolare del conto, nonché eventuali altri documenti richiesti da Poste Italiane.
In alternativa, è possibile riattivare il conto tramite il sito web di Poste Italiane. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle procedure specifiche richieste da Poste Italiane, in quanto possono variare a seconda del tipo di libretto postale.