Arriva la novità sulle licenze taxi, ci sarà l’aumento del 20%. Il decreto deve essere ancora discusso in Consiglio dei ministri, ma ecco tutte le novità riguardanti le licenze taxi.
Si va verso l’aumento del 20% delle licenze taxi, come previsto dal decreto che lunedì sarà oggetto di discussione in Consiglio dei ministri. L’aumento delle licenze permetterà di incrementare il numero dei taxi che si sono attualmente in circolazione. Verranno emanati nuovi bandi dai Comuni per l’aumento delle licenze e ad esso verranno affiancati dei fondi per incentivare la conversione ecologica degli Ncc e del parco delle auto bianche.
Le previsioni sul decreto atteso per la giornata di lunedì in consiglio dei ministri parlano di un aumento delle licenze taxi del 20% rispetto a quelle attuali, per sopperire alle carenze di taxi registrate negli ultimi tempi.
Dopo tre estati in cui ci sono stati flussi minori a causa del Covid 19, torna ad essere carente il servizio Taxi nelle città d’arte e nelle metropoli del nostro Paese. Fra il governo e i tassisti sono stati aperti svariati tavoli di discussione per affrontare il problema delle licenze taxi circolanti nel paese.
Il decreto prevede l’istituzione di bandi di concorso da parte dei comuni per assegnare ulteriori licenze, ma a patto che si tratti di veicoli a zero emissioni. L’aumento previsto nel decreto è pari al 20% delle licenze attualmente in atto, che sono tutte stagionali e temporanee.
Nella bozza del decreto si legge che i Comuni in via sperimentale possono rilasciare ulteriori licenze taxi per far fronte alla domanda cresciuta in maniera straordinaria. Il motivo dell’aumento della domanda è dovuto all’incremento del numero di turisti nel nostro paese e ai grandi eventi che vengono organizzati.
Le licenze taxi verranno rilasciate dai comuni a titolo gratuito oppure a titolo oneroso. Come già detto, le licenze taxi sono stagionali o temporanee e in genere non superano i 12 mesi, con possibile proroga a 24 mesi al massimo.
I comuni potranno rilasciare le licenze come previsto nel decreto solo a coloro che possiedono già una licenza taxi. La soluzione proposta dal governo è una risposta ai disservizi del taxi denunciati nei giorni scorsi dall’Antitrust.
Il decreto appare quindi come la soluzione ideale per risolvere il problema in tempi rapidi e permettere al servizio taxi di essere più snello e più efficiente.
Come si evince dai dati Istat, nel 2021 circolavano nei comuni capoluogo di provincia 22.723 Taxi e si contavano solo 30 vetture in più rispetto a quanti erano nel 2016. A Roma sono intorno alle 7.900 le licenze attive censite, a Milano sono 4.855, a Napoli sono circa 2.400, a Torino sono 1.500, a Bologna e a Firenze sono circa 700, a Palermo sono circa 320.
E’ evidente che i numeri sono più bassi della domanda. Infatti, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia nei primi tre mesi del 2023 è cresciuta rispetto all’anno precedente del 30%. Inoltre, si attendono incrementi di flussi turistici tra la fine 2023 e gli anni successivi, legati a certi eventi che sono in programma.