Una lite al ristorante poteva finire in tragedia. Un lavapiatti bengalese di 26 anni ha aggredito con due coltelli prima un lavapiatti e poi lo chef.
Giovedì 27 aprile, intorno alle 21.10, si è verificata una lite al ristorante Acqua Pazza di via San Michele del Carso a Milano.
Un lavapiatti di 26 anni avrebbe aggredito con due grossi coltelli due suoi colleghi, prima un uomo di 51 anni e poi un cuoco di 49 anni.
Dopo aver ferito i due, gli altri membri del personale sono riusciti a intervenire e a disarmarlo, e alla fine è stato arrestato per lesioni personali aggravate.
Lite al ristorante, ancora ignote le motivazioni
Dopo la chiamata alla polizia, gli agenti della Questura sono arrivati subito al ristorante e hanno arrestato il giovane.
Le cause dell’aggressione non sono ancora state stabilite. Secondo le prime informazioni, sembra che il 51enne cinese abbia chiesto al 26enne di aiutarlo a lavare i piatti e alcune pentole.
Il giovane, un bengalese regolare in Italia, incensurato e regolarmente assunto, si sarebbe infuriato e, armato di due coltelli da cucina, si sarebbe scagliato contro il collega.
Ha inferto una ferita alla gola, ma non ha raggiunto la giugulare. Di conseguenza, il 51enne è stato portato all’ospedale Fatebenefratelli in codice giallo, con una prognosi di 20 giorni.
Disarmato e poi arrestato
Successivamente, il 26enne ha preso di mira anche lo chef italiano di 49 anni. Ha sferrato alcuni colpi, provocando ferite superficiali all’occhio, al labbro e al polso dello chef.
L’uomo è stato poi portato all’ospedale Fatebenefratelli in codice verde e gli è stata riconosciuta una prognosi di 5 giorni.
Gli altri membri dello staff del ristorante sono riusciti a riportare la situazione alla calma e a trattenere il collega.
Dopo essere stato disarmato, è stato preso in custodia ed è accusato di lesioni personali aggravate.
Per fortuna, tutto si è risolto con qualche ferita e niente più. Ma poteva davvero finire in tragedia se non fosse stato disarmato dai membri del personale.