Il dramma della siccità: un dramma questo che sembra essere visibile anche dallo spazio e precisamente attraverso una fotografia. I dettagli di tutto questo qui di seguito.
Fiume e siccità-Imilanesi.itUn’immagine fin troppo chiara fa capire quanto sia alto il livello di siccità presente sia sul Po che sul Ticino. Difatti entrambi sono stati fotografati dallo spazio. Una raffigurazione che non lascia alcun dubbio su quanto sia ritenuta grave la condizione derivante dallo stato di siccità, che ha colpito questi due fiumi in modo particolare.
È stato effettuato un monitoraggio molto attento a partire dal 2020 fino al mese di marzo del 2023. Esattamente tale controllo si è svolto nei confronti della zona di Pavia e del corso dei due fiumi citati poc’anzi, mediante l’utilizzo della costellazione di origine italiana costituita dai satelliti COSMO-SkyMed.
La situazione nell’Italia settentrionale attualmente risulta alquanto critica, per la mancanza di pioggia che ha comportato un serio problema di siccità. Quest’ultima sta coinvolgendo non soltanto il Nord, ma anche il resto dell’Italia per via delle problematiche correlate a essa. Inoltre questo problema è talmente rilevante nelle zone del settentrione, da essere assolutamente visibile addirittura dallo spazio.
Un vero e proprio impoverimento dal punto di vista idrico ha quindi colpito il Nord dell’Italia, a causa della carenza sia di piogge che di neve. Per non parlare del fatto che questo ha provocato pure la diminuzione del livello dei fiumi e l’abbassamento del livello dei laghi.
Le conseguenze di ciò ovviamente si sono fatte sentire anche nel settore dell’agricoltura.
Uno dei luoghi maggiormente colpiti dall’effetto dovuto dai mutamenti climatici è senza alcun dubbio quello correlato al fiume Po.
Il bacino del Po, infatti, è caratterizzato da una siccità di una portata tale da risultare chiaramente individuabile dallo spazio. Questo ha permesso perfino di fotografare da lì questa condizione attuale del Po, utilizzando le strumentazioni appartenenti alla costellazione italiana costituita da satelliti COSMO-SkyMed.
L’Agenzia Spaziale dell’Italia ha divulgato una particolare foto, corrispondente all’esito di una precisa elaborazione in RGB che rappresenta tre raffigurazioni.
Queste ultime sono tratte dai controlli eseguiti tra l’anno 2020 e il 2023 e fanno vedere in modo assai palese il grado di pericolosità derivante dallo stato di siccità che ha colpito le zone del Po e del Ticino.
Nel punto collegato alla città di Pavia, di preciso dove è collocato il Ponte della Becca nella zona est di Pavia, il problema è evidenziato prettamente nel punto in cui c’è la confluenza fra il Po e il Ticino.
Inoltre grazie alle foto che mostrano le macchie verdi poste su entrambi i lati dei fiumi, si possono notare i mutamenti svolti in questi ultimi 3 anni in prossimità dei due fiumi.
Tra l’altro sono evidenti pure i punti in cui la zona appare molto più secca.
Il dilemma dovuto dalla siccità sta causando dei grandi danni ai laghi e al Po che attualmente si mostrano parzialmente vuoti.
Pertanto si stanno cercando delle soluzioni opzionali per assicurare il fabbisogno derivante dalle colture.
Durante l’anno scorso nel mese di giugno si è provveduto a segnalare l’allarme derivante dal cuneo salino, che in quel periodo aveva raggiunto i 21 chilometri.
Mentre quest’anno l’Osservatorio di tipo permanente inerente l’Autorità del Fiume Po ha appurato l’introduzione delle acque di tipo salmastro che hanno raggiunto i 19 chilometri nel Po di Goro.
Già questa constatazione fa capire quanto sia grave la situazione di questa zona, per quanto concerne la carenza dal punto di vista idrico. Un problema che coinvolge l’intero distretto costituito dal Piemonte, dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. Insomma al centro ci sono proprio queste regioni d’Italia.
Un aspetto da considerare è che per l’utilizzo plurimo delle acque, la medesima fonte si adopera per l’uomo come per il settore dell’agricoltura, per l’ambito turistico e per quello idroelettrico. Oltre che per il mantenimento della condizione ambientale appartenente ai laghi e ai fiumi della zona.
Ne consegue che ora come ora il grado di criticità riscontrato su una grande porzione della Pianura Padana, è assolutamente di livello severo dal punto di vista idrico.
I dati peggiori raccolti in tutto questo periodo sono quelli associati alle regioni della Lombardia e del Piemonte, dove la carenza idrica è diventata sicuramente peggiore in queste ultime settimane.
Difatti tutto questo si è venuto a creare proprio per via della scarsità di pioggia, che invece avrebbe potuto colmare l’insufficienza derivante dalla stagione dell’anno 2022.
Dai controlli eseguiti sul territorio si è constatato un grave stato di sofferenza posto internamente al distretto correlato al fiume Po.
Quindi si stanno cercando dei rimedi per un accumulo parziale della risorsa idrica attualmente a disposizione nelle reti di canalizzazione appartenenti ai consorzi. Così da realizzare in maniera anticipata i presupposti per beneficiare dei pozzi e delle falde per un utilizzo agricolo. Oltre a servirsene per un uso associato all’habitat e alla biodiversità.
Tutto per arginare il problema causato dalla siccità.
Come si è raccontato nel corso delle righe di questo articolo, ormai il problema della siccità sembra essere un grande problema per il nostro paese, a causa della scarsità di piogge e neve. Ciò ha di conseguenza delle ripercussioni sui fiumi e laghi e su quella che è la loro portata e non solo. A rimetterci ovviamente è anche la produzione a livello agricolo. Come visto il Po è una di quelle aree in cui sono visibili gli effetti di cui si sta parlando. E ciò, come visto, è evidente se si fa riferimento a una fotografia che ha ripreso proprio la siccità che ha colpito il Po. L’immagine di cui si parla, come visto, fa riferimento all’area di Pavia ed esattamente al Ponte della Becca. Si può ben vedere proprio da tale immagine che i fiumi Po e Ticino sono interessati da macchie evidenti.
Macchie che mettono in evidenza il cambiamento che si sta avendo e che interessa tali zone da tre anni ormai.