La Lombardia è stata recentemente colpita da onde di temporali, grandinate devastanti e raffiche di vento senza precedenti. Qual è il rapporto di Arpa che spiega i motivi dietro i disastri del mese di luglio
Luglio 2023 è stato un mese da dimenticare per la Lombardia. Una serie di fenomeni temporaleschi eccezionali hanno lasciato il territorio devastato. Secondo il rapporto redatto da Arpa Lombardia, oltre 150mila fulmini si sono abbattuti sulla regione in pochi giorni con quasi 30mila scariche in ognuna delle giornate del 12, 21 e 24 luglio. Questi eventi sono stati solo l’inizio di una serie di disastri naturali senza precedenti.
Fabio Carella, direttore generale di Arpa Lombardia, ha spiegato le motivazioni dietro queste tempeste di proporzioni gigantesche. Le intemperie sono state scatenate dall’espansione ripetuta verso il Mediterraneo di una massa d’aria calda proveniente dal Nord Africa. Essa si è trovata a scontrarsi con venti più freschi in arrivo dal Nord Atlantico sul territorio del Nord Italia. Questi contrasti atmosferici hanno generato tre fasi temporalesche rilevanti: la prima dal 3 al 6 luglio, la seconda dal 12 al 14 e la terza, la più intensa, dal 18 al 25 luglio.
Gli eventi più devastanti sono stati numerosi e hanno colpito diverse zone della regione. Il 19 luglio, chicchi di grandine dal diametro eccezionalmente grande, tra gli 8 e i 10 centimetri, hanno martellato il bresciano e il mantovano. Poi, il 21 luglio, un tornado ha causato danni significativi nella zona milanese, tra Cernusco sul Naviglio e Gessate. Il 25 luglio, raffiche di vento superiori ai 100 km/h hanno spazzato quasi l’intera pianura, dal milanese al bresciano, mentre contemporaneamente la grandine ha colpito duramente la provincia di Cremona.
L’attività di previsione meteorologica di Arpa Lombardia è stata cruciale per affrontare queste situazioni di emergenza. Grazie al costante monitoraggio e aggiornamento delle risorse professionali e strumentali dell’Agenzia, sono state attivate frequenti allerte gialle e arancioni da parte della Protezione Civile regionale, segnalando il massimo livello di criticità per il rischio temporali durante tutto il mese di luglio.
I danni causati da questi gravi fenomeni temporaleschi sono stati ingenti, mettendo a dura prova la resilienza della popolazione e delle infrastrutture. Questi eventi eccezionali richiamano l’attenzione sull’importanza di comprendere meglio i cambiamenti climatici e la necessità di adottare strategie di prevenzione e mitigazione dei disastri naturali sempre più efficaci.