La Lombardia è la prima regione per ricchezza pro capite, secondo le dichiarazioni del 2022.
A quanto pare il Trend è cambiato. 19 comuni su 30 dei più ricchi, sono Lombardi. Si tratta dei Comuni più ricchi d’Italia e a dimostrarlo sono proprio i dati economici.
Basiglio è il punto in cui si concentrano le fasce di reddito più alte di tutta Italia. La città, per chi non la conoscesse, si trova alle porte di Milano.
Dichiarazione dei redditi anno per anno in alcune città della Lombardia
Secondo la dichiarazione dei redditi effettuata lo scorso anno, a Basiglio si parla di ben 45 mila euro di reddito a persona. Subito dopo c’è una località della Toscana, Lajatico, dove il reddito pro capite di 52mila euro. Il quinto comune è Varenna, con ben 38.677 euro pro capite, subito dopo troviamo Cusago sempre in provincia di Milano, con un totale di 37.000€.
Poi ancora a Galliate che presenta 36.745 mila euro di reddito, Torre d’Isola con 36.690 e per concludere con 33.372€ di reddito pro capite troviamo Segrate sempre in provincia di Milano. L’undicesima città tra i grandi centri è proprio il capoluogo lombardo, Milano dove la ricchezza pro capite segnalata è di 33 mila euro.
Crescita di reddito del 6% in un solo anno
Tra l’altro Milano è tra le città protagonista di una crescita di reddito sostanziale del 6,1% in un solo anno. Dati incredibili, assolutamente positivi. I dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze segnalano come regione con il reddito medio pro capite più alto la Lombardia anche perché la ricchezza dei residenti è cresciuta del 5% in soltanto un anno.
Andrea Monticini economista e professore di economia finanziaria dell’università Cattolica del Sacro Cuore a questo proposito dice che la fotografia racconta soltanto qualcosa che è accaduto nel 2021, che piuttosto che una crescita economica potrebbe anzi dovrebbe essere considerata soltanto frutto del recupero economico arrivato dopo il covid.
Inflazione contenuta ma comunque problematica, ecco cosa potrebbe succedere secondo l’esperto economista
L’inflazione è stata contenuta e adesso ha avuto delle gravi ripercussioni sull’economia del 2023. Il prossimo anno purtroppo però secondo l’esperto potrebbe esserci un crollo dei redditi improvviso perché il 2022 non si è chiuso in recessione. All’inizio del 2023 c’è stata una sorta di rallentamento. proprio come anche nella seconda metà dell’anno precedente.
Adesso tutto dipende da ciò che accadrà nei prossimi mesi. Potrebbe esserci una crescita inferiore rispetto a quella dell’anno scorso così come ci potrebbe essere anche un miglioramento grazie alla capacità attrattiva della Regione. Tutto dipende dal sistema produttivo di ogni città e dal turismo che per quanto possa essere importante è soltanto residuale.