Long covid: a seguito di alcuni studi effettuati dagli scienziati che si sono occupati dell’esaminazione di 100 pazienti di età tra 51 e 70 anni con Long covid e senza, è stata riscontrata una presenza minima di vitamina D che potrebbe rappresentare un grosso problema per tutti.
Lo studio e i suoi risultati sono stati presentati al congresso della società europea di endocrinologia, arrivato alla venticinquesima edizione, che quest’anno si sta svolgendo in Turchia a Istanbul. Qui l’evento andrà avanti fino al 16 maggio 2023.
La ricerca è stata pubblicata sul giornale dell’endocrinologia e del metabolismo ed è stata condotta da scienziati dell’ospedale San Raffaele e dell’università San Raffaele di Milano.
Gli scienziati hanno indagato a fondo, per capire cosa fare se si è avuto il covid o se si è a rischio long covid, carenza di vitamina D e molto altro ancora. Questi studi sono fondamentali perché permettono di evitare complicanze problematiche nel tempo. In modo particolare chi ha avuto il covid 19 potrebbe avere una concentrazione di vitamina B bassissima dopo la guarigione piuttosto che prima.
Ad oggi, il Long covid o comunque la sindrome post-covid rappresenta una condizione patologica. Il long covid, colpisce il 50 e il 70% delle persone che sono state ricoverate per la malattia. Nonostante dal primo caso di covid sia passato parecchio tempo e gli studi portati avanti fino ad oggi siano tantissimi, rimane tanto da capire.
La mancanza di vitamina D potrebbe essere una grave problematica per alcuni pazienti in particolare. Alcuni di questi potrebbero essere maggiormente esposti all’intubazione. Oppure alla ventilazione meccanica, o addirittura alla morte. Gli scienziati a questo proposito hanno preso sotto esame pazienti tra 51 e 71 anni sia con long covid che senza.
Hanno misurato e tenuto sotto controllo i livelli di vitamina D al primo ricovero e poi subito dopo sei mesi dalla dimissione. Quello che è venuto fuori è che i livelli di vitamina D sono scesi ancor di più dopo la guarigione. La conseguenza evidente, che riguarda la maggior parte dei pazienti sono problemi di memoria, problemi cerebrali, di scarsa concentrazione e poca attenzione. Andrea Giustina, capo del gruppo ricerca, afferma che tra il Long covid e la carenza di vitamina D c’è un legam e bisogna subito correre ai ripari.