Ieri pomeriggio, 19 agosto, si sono svolti i funerali del professor Francesco Alberoni, molti gli esponenti politici presenti alla funzione.
Si sono svolti ieri, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, i funerali del sociologo, scrittore, giornalista Francesco Alberoni. Si era spento lunedì 14 agosto alle’età di 93 anni. Era ricoverato da qualche giorno al Policlinico.
Era sottoposto ad una particolare terapia per problemi renali, ma una complicazione ha messo fine alla sua vita nella serata di lunedì. Ieri pomeriggio, sabato 19 agosto, in molti hanno presenziato per dargli l’ultimo saluto.
Nonostante la calura estiva, molti amici e parenti si sono stretti intorno ai figli per accompagnare il famoso sociologo nel suo ultimo viaggio. In prima fila, di fronte alla bara, i figli i figli Paolo Giovanni Agostino, Margherita, Giulio e Francesca.
Poi, subito di fianco, le diverse autorità dello Stato, tra le quali il presidente del Senato Ignazio La Russa, Gianluca Comazzi, assessore della Regione Lombardia e la vicesindaco Anna Scavuzzo, per rappresentare il comune del capoluogo milanese.
Presenti anche l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, e il parlamentare di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato. Ed anche molti accademici e scrittori, tra cui spicca il nome di Cristina Cattaneo Beretta, sua collega e co-autrice dell’ultimo libro del sociologo.
L’abate Faccendini, nella sua omelia, ha ricordato che Alberoni ha scritto molto sull’amore e che, adesso, è profondamente convinto che:
“…ora Francesco Alberoni sia al cospetto di Dio con stupore, come uno scolaretto, ad imparare cosa sia l’amore. Immagino che il Signore gli si rivolga con grande affetto e gli dica ‘Ti ho atteso tanto, ti ho preparato un posto nel mio cuore“.
Parole di stima e affetto anche da parte del presidente del Senato che conosceva personalmente lo scrittore ed anche tutta la famiglia. Ha tenuto a sottolineare il grande merito di Alberoni per aver saputo scrivere in modo semplice su sentimenti molto profondi.
La Russa ricorda Alberoni anche per il suo impegno politico. Si candidò, infatti, per Fratelli d’Italia nel 2019. Anche Alleanza nazionale aveva fatto un tentativo alcuni anni prima, ma lo scrittore “cortesemnete declinò” l’invito.
Nel giorno della sua morte anche il primo cittadino milanese aveva espresso il suo cordoglio alla famiglia attraverso un post su un social. Aveva anche aggiunto che Milano, con la sua morte, perdeva una persona di grande cultura e molto legata alla città.
Anche l’ex sindaco Letizia Moratti aveva scelto di affidare il suo messaggio di cordoglio alla famiglia attraverso un post su un social.
“Amico schietto e sincero, intellettuale stimolante e profondo, con lui ho condiviso tante riflessioni e da lui ho avuto importante sostegno e preziosi consigli”.
Poi, al termine della cerimonia, un lungo applauso dei presenti ha accompagnato il feretro verso la sepoltura. Nonostante Alberoni avesse chiesto una cerimonia pubblica, i figli ne hanno preferito una privata, perchè: “C’è un Alberoni pubblico, ma noi abbiamo l’Alberoni privato“, queste le uniche parole del figlio Paolo Giovanni Agostino.