In tanti si chiedono quale possa essere l’università più facile d’Italia: la risposta arriva grazie a uno studio.
Anche quest’anno tanti studenti hanno svolto gli esami di Maturità e sono pronti a lanciarsi nel mondo universitario. Tuttavia, come sanno bene coloro che ci sono già passati, scegliere l’università adatta non è così semplice come si potrebbe pensare. Si tratta di una scelta importante, da cui verrà determinato anche il proprio futuro professionale, ma troppo spesso gli studenti si ritrovano a decidere senza essere stati opportunamente consigliati e senza aver ricevuto un orientamento adeguato. Non è raro che uno studente cominci un percorso universitario e si renda poi conto con il passare del tempo di essere molto più portato per un altro settore.
In tanti mirano soprattutto a scegliere un percorso di laurea semplice e rapido, che consenta di terminare gli studi velocemente e senza troppa fatica, così da entrare il prima possibile nel mercato del lavoro. Stando ad alcuni recenti studi effettivamente ci sarebbero delle università più semplici di altre.
L’indagine condotta dalla Durham University, nel Regno Unito, ha permesso di scoprire quali sono le facoltà che possono risultare più semplici e quali invece appaiono più complicate e richiedono quindi più studio e più tempo.
Ad esempio, le università con una media di voti bassa è chiaramente più difficile rispetto a un’altra dove invece la media è più elevata.
Tuttavia ci sono anche altri fattori che entrano in gioco.
Tra questi, la percentuale di studenti promossi agli esami (più è alta, minore è la difficoltà) e il numero totale di studenti fuoricorso (se è alto vuol dire che l’università non è affatto semplice).
Quali sono quindi i percorsi di laurea più semplici secondo questo studio? Stando all’indagine le facoltà umanistiche sono quelle più semplici e possono pertanto essere concluse più rapidamente.
Un aspetto che fa propendere per la facilità delle facoltà umanistiche è l’assenza della matematica, anche se in realtà queste università richiedono comunque un certo livello di studio e una grande quantità di volumi da studiare.
Scendendo nel dettaglio, lo studio inserisce tra le facoltà facili i corsi di Scienze della Comunicazione, Scienze della Formazione e Beni Culturali, ma anche Filosofia, Psicologia e Scienze Ambientali.
Sono considerati abbastanza facili i corsi di Lettere, Biotecnologie, Scienze Alimentari e Design.
Sale la difficoltà per altre facoltà, tra cui Matematica, Architettura, Economia, Lingue, Fisica e Sociologia.
Ci sono poi alcune facoltà che lo studio condotto dalla Durham University considera medio-difficili. Si tratta di Farmacia, Agraria e Chimica, che non sono però le più complicate.
Nell’indagine, infatti, vengono messe in evidenza anche le facoltà difficili, vale a dire Medicina, Giurisprudenza, Veterinaria e Ingegneria.
Per venire incontro agli studenti che cercano una maggiore facilità degli studi si possono consigliare le università telematiche, che mettono a disposizione una serie di strumenti molto utili.
Pensiamo ad esempio ai tutor, che permettono di seguire a distanza, così come gli strumenti didattici, fino ad arrivare alle piattaforme e-learning.