Madre a processo per maltrattamenti verso la figlia sedicenne

A Como una mamma, oggi accusata di maltrattamenti, avrebbe costretto la figlia a non mangiare per non superare i 47 Kilogrammi di peso

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In un momento storico come il nostro dove i casi di bulimia e di anoressia sono in crescita tra gli adolescenti, il caso di Como è un fatto abbastanza anomalo. In Italia il 15 marzo di ogni anno ricorre la giornata nazionale contro i disturbi della nutrizione e della alimentazione.

Quest’anno, secondo i dati diffusi nel seminario promosso da Omceo, nel nostro paese 1 adolescente su 5 soffrirebbe di disturbi legati all’alimentazione. E’ un dato preoccupante, perchè, in alcuni casi, chi intraprende la strada dell’anoressia, purtroppo non riesce più tornare indietro.

Solo verdura e pochissima frutta

Una donna di 54 anni, a Como, è accusata di aver costretto la figlia a non superare i 47 Kilogrammi di perso. All’epoca dei fatti la raggazza aveva soltanto 16 anni, in piena fase di sviluppo. La madre la costringeva ad un regime alimentare molto rigido, le permetteva di mangiare solo verdure, principalmente insalata e carote. Poca frutta perchè considerata troppo zuccherina.

La bilancia non doveva mai superare il numero 47. Ed oltre ad essere eccessivamente controllata per quello che mangiava, la mamma la insultava definendola grassa e brutta. Per fortuna la ragazza ha trovato il coraggio di confidarsi con la zia che di professione fa il medico. I fatti risalgono al 2019. La zia fece partire subito la denuncia a carico della madre.

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Qust’ultima fu in un primo momento, indagata per maltrattamenti e, in seguito, allontanata dalla figlia come misura cautelare. E nell’ordinanza, chiesta dal sostituto procuratore Daniela Moroni, il giudice per le indagini preliminari avrebbe parlato di una condotta estremamente grave.

I fatti così come presentati dalla zia e, in seguito, le registrazioni video ed audio presentate dall’allora sedicenne, avrebbero evidenziato i maltrattamenti sia fisici che psicologici che la figlia era costretta a subire ogni volta che la bilancia mostrava anche solo un lieve aumento di peso.

A luglio in prossimo processo

Ora ha avuto inizio il processo e si vedrà se le accuse verranno verificate. La donna, fin dall’inizio, si è sempre dichiarata innocente. La Procura, per il momento, ha presentato la testimonianza della zia. Tra poco toccherà alla ragazza che, oggi, ha 21 anni e che dovrà ricordare le angherie che ha subìto dalla madre.

Oltre alle testimonianze dei parenti a cui la ragazza andava a chiedere cibo, verranno presentate anche le registrazioni, sia audio che video, fatte dalla sedicenne e che verranno utilizzate a conferma dei suoi racconti. Tutte queste prove che confermano l’impianto accusatorio, dovrebbero permettere alla Procura di Como di arrivare ad una sentenza di condanna per maltrattamenti.

Poi toccherà anche alla madre, che ora è tornata a casa dove vive insieme al marito che l’ha sempre difesa. Dovrà raccontare la sua versione dei fatti. Per il momento a parlare è stata la zia. A luglio, la prossima data del processo, in aula compariranno tutti gli altri testimoni compresa l’accusata.

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