Stadio La Maura, 29 consiglieri della maggioranza su 31, scelgono di dire no al nuovo progetto e non garantire il loro sostegno al sindaco Sala, che dal canto suo, chiede di vedere prima di tutto il progetto per poi decidere.
Non era mai successo prima d’oggi che 29 consiglieri su 31 dicessero di no al sindaco, sicuro di voler prima visionare il progetto e poi successivamente pronunciarsi in merito.
L’idea del nuovo stadio presso le ex piste di allenamento situate all’ippodromo la Maura, a quanto pare non piace a nessuno del centro-sinistra milanese.
Con l’ippodromo la Maura, il club Rossonero, ha deciso di dire no alla realizzazione di un campo in collaborazione con l’Inter, vicino all’attuale Meazza, che secondo il club sarebbe stato da abbattere definitivamente. La Maura però è un’area privata con definizione sportiva, inclusa nel parco Sud, che di conseguenza ha dei vincoli ambientali che non si possono non prendere in considerazione.
Per questo e per molti altri motivi, tutti i consiglieri dicono di essere molto più prepensi al ripristino del Meazza piuttosto che alla seconda ipotesi. Ad essere sicuri dell’idea sono Rosario Pantaleo del PD, Alessandro Giungi e Enrico Fedrighini lista Sala.
Sono della stessa idea tutti gli altri esponenti della maggioranza e di Italia viva. A sostegno di Sala, sono soltanto in due Marzia Pontone e Marco Mazzei che fanno parte della lista Sala. Questi comunque non dicono di essere favorevoli ma attendisti, proprio come il sindaco che vuole aspettare prima di dare la sua opinione e quindi prima di decidere in merito alla questione.
Nonostante dal consiglio comunale siano già arrivati degli ordini ben precisi che vanno contro la realizzazione dello stadio nell’area La Maura, i riformisti e il PD chiedono tempo. Lo stesso fa il sindaco che non vuole sentire la pressione o sentirsi in difficoltà.
Per questo entro la fine del mese tra le mani di Sala dovrebbe arrivare il progetto della realizzazione dello stadio Rossonero presso la Maura e soltanto successivamente si prenderà una posizione ben precisa. Se il progetto non arriverà tra le mani del sindaco, nessuno potrà prendere decisioni in merito.
Ad ogni modo Giulia Pastorella e Filippo Barberis hanno già dichiarato di voler seguire una sola strategia ovvero ritornare al piano A quindi alla realizzazione dello stadio in collaborazione con l’Inter.