Riciclare bene, anche il vetro, non è solo necessario all’ambiente, se sbagliamo potrebbero arrivare delle multe sostanziose, meglio evitare.
La raccolta differenziata del vetro si effettua attraverso gli igloo che troviamo nelle strade e che contengono i rifiuti dei contenitori di vetro che cittadini separano correttamente.
Effettuare una buona raccolta differenziata, fa parte di una grande scommessa, un modello promosso dall’Unione Europea, per raggiungere gli obiettivi del tasso di riciclo, ed è il più vantaggioso dal punto di vista ambientale e sociale.
Giornata mondiale in materia di riciclo
Si è tenuta il 18 marzo 2022 la quinta giornata mondiale in materia di riciclo. Si tratta di una ricorrenza partita ad opera della Global recycling foundation istituita nel 2018. Il fine di questa iniziativa: stimolare la consapevolezza sull’importanza del riciclo, l’educazione che promuove alla raccolta differenziata.
Una sensibilità che devono coltivare sia i cittadini che le imprese, per evitare gli sprechi delle risorse, e per la salvaguardia del nostro pianeta.
Senza contare che il vetro è un materiale che, indipendentemente dal numero di volte in cui viene riciclato, mantiene il 100% delle sue proprietà iniziali. La catena di riciclo di questo materiale forma quello che potrebbe essere definito un “cerchio perfetto”, essendo un esempio di economia circolare e sostenibilità.
Ma proprio per questo va fatto correttamente e se si sbaglia si può incappare in multe fino a 600 €uro.
Vetro, dove si butta? Non è tutto uguale
Il riciclo sbagliato potrebbe costarci caro dunque, e tutto perché abbiamo agito con superficialità e inconsapevolezza di cosa NON va buttato nella campana di vetro, anche se è di vetro.
Di cosa stiamo parlando? Ad esempio delle lampadine. Infatti sia le lampadine a LED, che quelle al Neon devono essere smaltite attraverso la campana di vetro. discarica, pertanto non si possono gettare nel vetro.
Questi materiali vanno portati nelle isole ecologiche, solo qui è possibile che siano inserite in speciali contenitori, dove arrivano separate da altri rifiuti. In alternativa possiamo portarle dal rivenditore dove sono state acquistate.
Grazie al corretto trattamento delle luci al neon si può estrarre la plastica o i metalli, così come le polveri fluorescenti e il vetro, che verrà impiegato nuovamente per realizzare dei materiali isolanti. Ad esempio per farne della lana di vetro o per la vetrificazione delle piastrelle.
In Italia sono venduti annualmente 100 milioni di lampade, plafoniere e tubi al neon: dalla nostra sensibilità e dalla responsabilità di semplici consumatori può scaturire una seconda vita per tali oggetti, nel massimo rispetto dell’ambiente e della salute di ognuno.
A tal fine è bene ricordare che se le lampadine al neon dovessero rompersi il loro contenuto di mercurio andrebbe disperso nell’ambiente. Si tratta di un metallo di pesante altamente tossico e nocivo per la salute delle persone.