C’è un documento che molti tendono a ignorare ma che può comportare seri problemi se non presentato in caso di controlli. Ecco di cosa si tratta.
Tutti gli automobilisti dovrebbero prestare sempre la massima attenzione ad una foglio molto importante. Nel caso non si abbia con sé durante un controllo si va incontro a pesanti sanzioni. Ecco di cosa si tratta e come tenerlo sempre con sé per stare sereni.
Controlli stradali sempre più serrati e accurati
Il Codice della Strada è costantemente aggiornato ed è necessario conoscerlo e rimanere informati per non rischiare ingenti sanzioni e spiacevoli conseguenze. Il numero di veicoli che circolano sulle strade è aumentato a dismisura negli ultimi anni, e di conseguenza il numero di incidenti e violazioni. Tutto ciò ha portato inevitabilmente a un aumento dei controlli sull’intero sistema stradale del nostro Paese.
I sempre più frequenti e diffusi posti di blocco sono pensati per garantire a tutti sicurezza, oltre che un utilizzo regolare e sicuro delle aree urbane ed extraurbane. Il rispetto delle regole e dei regolamenti stradali, sesso carente, deve andare di pari passo con la cittadinanza, una guida attenta e la prudenza. Non da meno, è indispensabile essere in regola con tutti i documenti necessari alla circolazione con il proprio mezzo.
Durante i numerosi controlli avviati dalle autorità competenti, solitamente al momento del fermo viene chiesto di esibire la propria patente, la carta di circolazione (anche detta libretto) e talvolta altri documenti di accompagnamento, ma non per questo meno importanti.
Uno dei documenti che non devono assolutamente mancare è senza dubbio il certificato di assicurazione, senza il quale è severamente vietato circolare.
Ma c’è uno speciale documento indispensabile alla circolazione, che spesso molti di noi tendono a sottovalutare. Eppure se durante un controllo non dovessimo averlo con noi, la sua assenza ci causerà non pochi problemi. Non si tratta dell’attestazione dell’avvenuta revisione del veicolo, ma di una tassa detestata dai più, seppur ancora obbligatoria.
Il documento indispensabile per circolare
Pochi lo sanno ma c’è un documento in particolare che può essere richiesto durante un posto di blocco: l’attestazione di pagamento del bollo auto.
La prova di pagamento avvenuto è necessaria al fine di evitare di incappare in sanzioni pesanti e particolarmente noiose.
In caso di assenza di certificazione, l’importo da pagare viene calcolato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, informata dall’agente che ha effettuato gli accertamenti. Ci vedremo quindi arrivare a casa una multa con aggiunta di penali a quanto già dovuto in caso di mancato pagamento di uno o più bolli.
Se saldato l’importo della sanzione entro 14 giorni la penale è dello 0,1%, tra il 15° e il 30°giorno sarà del 1,5%, mentre tra il 30° e il 90° dell’ 1,67%. Da 90 giorni in su si arriva al 3,75%. Inoltre, qualora non si provvedesse al pagamento di quanto dovuto entro un massimo di tre anni dalla notifica, è previsto il recupero coatto dell’importo sanzionato. Qualora non sia in grado di ottenerli, lo Stato provvederà al pignoramento o alla cessione del quinto dello stipendio. stipendio.
Ma la batosta finale è data dal fermo amministrativo del veicolo disposto dal Giudice, che comporta spese per ben 7.900 euro, l’annullamento della patente e il sequestro del veicolo.