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Cronaca

Manager italiano fermato a Mosca per possesso di sostanze stupefacenti

Il manager italiano Giovanni Di Massa che lavora per la Iss International di San Donato è stato fermato dalle forze dell’ordine in Russia per possesso di sostanze stupefacenti

Giovanni Di Massa – iMilanesi.Nanopress.it

Un manager italiano di 61 anni è stato fermato dalle autorità russe con l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti. Giovanni Di Massa, ingegnere e dirigente presso la Iss International, un’azienda con sede a San Donato Milanese, è attualmente sotto libertà vigilata in attesa di essere processato. Il consolato generale italiano a Mosca si sta occupando del caso, come confermato dalla Farnesina.

Manager italiano fermato a Mosca: era in possesso di circa un grammo di mefedrone

Secondo le informazioni trapelate, Di Massa è stato fermato nei giorni scorsi mentre era alla guida del suo veicolo. Alcuni media russi riferiscono che durante la perquisizione è stato trovato in possesso di circa un grammo di mefedrone, una sostanza psicoattiva.

La notizia ha suscitato grande stupore e meraviglia tra i colleghi del manager italiano e all’interno dell’Iss International. “È un dirigente della società. Era in vacanza, non sapevamo dove fosse”, ha dichiarato l’azienda all’Ansa. “Apprendiamo questa notizia con grande stupore e meraviglia”. A quanto pare l’uomo è sempre stato un individuo pacato, serio nella sua professione, per bene. Continua la nota divulgata dall’Iss: “Si fa fatica a pensare che il collega possa essere interessato da queste dinamiche”.

Russia – iMIlanesi.Nanopress.it

Il consolato generale italiano sta fornendo assistenza a Di Massa e seguendo da vicino il caso. È importante ricordare che le leggi sulla droga in Russia sono molto severe e le conseguenze legali per il possesso di sostanze stupefacenti possono essere estremamente pesanti. Sarà fondamentale per il manager italiano ottenere una rappresentanza legale adeguata per difendersi durante il processo.

Stupore da parte dell’azienda ISS International

La situazione di Di Massa solleva anche una serie di domande sulle circostanze che hanno portato al suo coinvolgimento con il mefedrone. Sia la sua famiglia che i suoi colleghi sembrano sorpresi da questa svolta e chiedono una chiara spiegazione degli eventi. Sarà compito delle autorità russe svolgere un’indagine approfondita per determinare come il manager italiano sia entrato in possesso della sostanza.

Nel frattempo, l’Iss International dovrà valutare come gestire questa situazione, che potrebbe avere implicazioni sia sul piano personale che professionale per Di Massa. La società potrebbe considerare eventuali provvedimenti interni, a seconda degli sviluppi del caso. Giovanni Di Massa si trova adesso ad Abu Dhabi, la sua sede lavorativa ordinaria. L’uomo si è laureato in Ingegneria Nucleare presso l’Università La Sapienza di Roma.

Farnesina –  iMilanesi.Nanopress.it

Mentre la vicenda si sviluppa, rimane da vedere come il sistema giudiziario russo gestirà il caso e quali saranno le conseguenze per il manager italiano. In attesa di ulteriori informazioni e sviluppi, la sua famiglia, i suoi colleghi e l’azienda sperano che la verità venga a galla e che sia fatta giustizia.

Published by
Daniela Germanà