Almeno 100 persone hanno scioperato giovedì pomeriggio in piazza Grandi a Milano, contro la soppressione del bus 73 a seguito dell’apertura di due fermate, la fermata Tricolore e quella di San Babila della M4.
I manifestanti partendo da piazza 5 Giornate e da viale Corsica si sono incontrati in piazza Grandi con striscioni e fischietti in mano. Tra loro, consiglieri comunali, sia opposizione che maggioranza.
Tra i tanti presenti, Carlo Monguzzi dei Verdi, Alessandro Verri della Lega, Alessandro De Chirico di Forza Italia, e Francesco Rocca di Fratelli d’Italia.
Nei giorni scorsi, il consiglio comunale ha approvato un ordine proposto dai capigruppo di maggioranza per parlare della revisione dell’organizzazione dei trasporti di superficie soltanto per quanto riguarda la tratta Linate-centro. Sono stati respinti due ordini del giorno, di cui uno della Lega e uno dei consiglieri di maggioranza. Uno Monguzzi e l’altro l’esponente della Lista Sala Enrico Fedrighini. Entrambi con le loro proposte chiedevano il ripristino della linea 73. Cosa che non sarà più possibile fare.
Monguzzi ha affermato che La M4 è certamente un passo avanti importante per i trasporti Milanesi, ma ciò non vuol dire che sia in grado di sostituire il bus 73. Gli autobus sono fatti per gli utenti del luogo, che in linea generale molto spesso sono mamme, papà, anziani, disabili e comunque gente in carrozzina. La scelta del comune di eliminare il bus 73 è stata sbagliata e nel tempo ci saranno grosse conseguente per quanto commesso.
De Chirico ha aggiunto che la giunta Sala ha tagliato dei mezzi soltanto guardando le mappe, non è mai andata sul territorio a verificare. Se il Municipio 4, fosse stato coinvolto nei lavori, questo non sarebbe successo. Ciò che era stato dichiarato dal Municipio 4 non è mai stato preso in considerazione.
Per concludere, Verri ha affermato che la scelta fatta è stata assolutamente folle, se i cittadini sono scesi in piazza è perché quanto deciso dalla giunta è inaccettabile e l’unica cosa che rimane da fare è fare un passo indietro. La linea 73 è fondamentale perché è accessibile per i più fragili così come per gli anziani. Quella che ha avuto inizio adesso è una battaglia di civiltà. Quartieri interi, in particolare quelli periferici, sono rimasti senza un mezzo pubblico. Nel frattempo l’amministrazione sta pensando ad aumentare il biglietto dell’Atm, portando avanti una battaglia contro le auto per potenziare il servizio dei mezzi pubblici.