La giornalista e conduttrice tv, Marialuisa Jacobelli, vittima di stalking e gelosia maniacale da parte dell’ex Francesco Angelini.
Francesco Angelini è stato condannato alla pena di due anni e quattro mesi per aver stalkerizzato Marialuisa Jacobelli, conduttrice e giornalista televisiva, che lo ha denunciato per stalking. La ragazza, 31 anni, era continuamente controllata dall’uomo, con il quale ha avuto una breve relazione, il quale – come riferito – esercitava su di lei una “volontà prevaricatrice“. Perseguitata anche la madre della Jacobelli.
Il giudice ha dato due anni e quattro mesi da scontare a Francesco Angelini per aver stalkerizzato e controllato, in maniera costante, Marialuisa Jacobelli, giornalista e conduttrice televisiva.
La giovane, 31 anni, aveva avuto una breve relazione con l’uomo che, però, nel corso del poco tempo in cui sono stati insieme, ha attuato, nei suoi riguardi, “atteggiamenti denigratori e minatori“, per prevaricare sulla giovane compagna, della quale era maniacalmente geloso.
A riferire tali dettagli è stata Angela Minerva, gup di Milano, nella sentenza che è stata formulata per Angelini il 21 dicembre dello scorso anno. L’uomo, 52 anni, fu portato in carcere a partire dal mese di giugno 2022, in quanto accusato di stalking nei confronti della Jacobelli.
L’uomo avrebbe perpetrato, ai danni della 31enne, minacce e violenze di natura fisica e psicologica. Un “clima di terrore” quello riservato dal suo compagno, che ha spinto la conduttrice a sporgere denuncia.
All’imputato è stata riconosciuta l’attenuante di aver provveduto a risarcire la vittima con 100 mila euro. Inoltre, sono state riferite anche attenuanti generiche visto che si sta sottoponendo a un percorso di cura presso una clinica, rispettando il regime degli arresti domiciliari.
Dopo la fine della loro relazione, la Jacobelli ha vissuto ogni giorno stati d’ansia e di paura a causa dell’uomo e dei suoi atteggiamenti che l’hanno spinta a cambiare le sue abitudini di vita e a richiedere il supporto dei propri familiari.
In sostanza, Jacobelli ha iniziato a vivere un’esistenza appartata, mettendo in secondo pian o sia la sua vita sociale, sia l’uso dei suoi profili social, dove l’uomo costantemente la insultava.
Angelini, inoltre, avrebbe anche perseguitato la madre della giovane, alla quale l’uomo si è rivolto con telefonate moleste ed insistenti. Inoltre, secondo quanto emerge dalla sentenza, la persecuzione di Jacobelli è durata fino al 14 giugno, quando il cellulare dell’uomo è stato identificato a 470 metri di distanza dall’abitazione della giornalista.