Molti lavoratori potranno presto usufruire di un maxi aumento in busta paga: tutte le cifre in base alla retribuzione.
I bonus e gli incentivi promossi dal governo in questi ultimi anni hanno permesso a tante famiglie italiane di reggere l’urto della crisi economica, anche se i dati evidenziano come ci sarebbe bisogno di interventi ancora più concreti. Sono soprattutto i rincari relativi ai costi dell’energia a preoccupare i lavoratori, che si sono ritrovati a pagare cifre esorbitanti per i consumi di luce e gas. Per fortuna già a partire dal mese di luglio arriverà un importante contributo per alcuni lavoratori grazie a quanto introdotto nell’ultimo Decreto Lavoro. Come spiegato anche dall’INPS nell’ultima informativa, infatti, questi lavoratori potranno godere di uno sgravio contributivo.
Per farla breve, a partire da luglio i datori di lavoro dovranno garantire questo ulteriore bonus in busta paga senza che i lavoratori richiedano nulla. Ma quali sono gli aspetti che assicureranno questo aumento ai lavoratori?
Prima di tutto il nuovo taglio del cuneo fiscale annunciato dal governo, che riguarderà il periodo di tempo che va dal mese di luglio a quello di dicembre 2023. Il taglio del cuneo fiscale non avrà alcuna ripercussione sulla tredicesima mensilità.
Grazie a questo intervento il governo è riuscito a raggiungere l’aumento di 4 punti percentuali sull’esonero contributivo. In parole povere, nel caso la retribuzione non sia superiore a 2.692 euro al mese l’esonero è nella misura del 6%; la cifra sale al 7% in caso di retribuzione mensile non superiore a 1.923 euro.
Con questi aumenti i lavoratori potranno beneficiare di un risparmio in più, pari al 4% della retribuzione. Chiaramente sul calcolo complessivo non si può non tenere conto dell’IRPEF: ciò vuol dire che il conteggio relativo al mese di luglio sarà leggermente inferiore.
Per coloro che godono di una retribuzione lorda pari a 10.000 euro l’aumento complessivo tra luglio e dicembre sarà di 44,92 euro, mentre per chi ha una retribuzione lorda pari a 12.500 euro l’aumento sarà di 56,15 euro.
Con l’aumentare della retribuzione lorda l’incremento ovviamente cresce. Basti pensare che chi percepisce 35.000 euro annui di retribuzione lorda avrà 98,56 euro in più sulla busta paga mensile, per un incremento totale di 821,92 euro.
Come accennato, l’INPS ha tenuto a precisare che questo sgravio contributivo del 4% non si applica sulla tredicesima, che continuerà ad avere un esonero del 2% se non supera i 2.692 euro (o 224 euro nei casi in cui la tredicesima venga erogata mensilmente) o del 3% se l’importo complessivo non supera i 1.923 euro (160 euro se erogata mensilmente).
Sarà, quindi, il datore di lavoro a occuparsi di erogare questo aumento in busta paga ai lavoratori. Nel messaggio dell’INPS i datori di lavoro troveranno tutte le istruzioni per eseguire questo pagamento nella maniera corretta.
Il datore di lavoro dovrà provvedere a indicare determinati codici. In caso di esonero del 6% va inserito il valore ‘L094’ come Codice Causale e ‘N’ come Motivo Utilizzo Causale; in caso di esonero del 7%, invece, il valore da inserire come Codice Causale è ‘L098’, mentre resta sempre ‘N’ come Motivo Utilizzo Causale.