A giugno sono in arrivo maxi conguagli con l’assegno, ma chi ne ha diritto? Ecco a chi spetteranno questi maxi conguagli che arriveranno con l’assegno unico a giugno 2023.
Sono in arrivo maxi conguagli a giugno, riguardanti l’assegno unico, che riguarderanno ben 512mila famiglie. Invece, per 378mila ulteriori famiglie ci saranno delle piccole decurtazioni. Questi incrementi e riduzioni sull’assegno unico di cui beneficiano moltissime famiglie sono effetto del ricalcolo dell’assegno unico che l’Inps sta effettuando a partire dal mese di maggio.
Come sappiamo, da marzo 2022 è entrato in vigore il beneficio dell’assegno unico per le famiglie, ma nel corso del tempo ha subito delle variazioni. Di conseguenza, il ricalcolo non poteva mancare per adeguare gli importi alla legge.
Una buona notizia derivata dal ricalcolo è proprio il maxi conguaglio, che verrà corrisposto a 512mila famiglia, e per il quale sono previsti 140 milioni di euro circa in aggiunta. Vediamo nel dettaglio come stanno le cose.
Arriva proprio dall’Inps l’annuncio del maxi conguaglio sull’assegno unico di giugno che interesserà oltre 512.000 famiglie. L’aumento è conseguenza del ricalcolo degli importi, fatto secondo la normativa introdotta nel 2022, che nel frattempo ha subito dei cambiamenti.
Per assegnare gli importi sull’assegno unico spettanti dal ricalcolo sono stati erogati circa 140 milioni di euro in più. In una nota emanata dall’In ps si legge che il credito sarà di circa 272 euro a famiglia, una somma non indifferente, che sarà di grande aiuto nelle spese quotidiane per i figli.
Purtroppo, oltre che generare aumenti sugli importi dell’assegno unico, il ricalcolo ha anche generato delle riduzioni, che verranno effettuate su circa 378.000 famiglie. Il totale complessivo delle riduzioni degli importi dell’assegno unico si attesta intorno ai 15 milioni di euro.
Per ciascuna famiglia l’importo medio si attesta intorno ai 41 euro, somma che verrà restituita anche in più rate. Complessivamente, l’importo non sarà oltre il quinto del debito globale da restituire. Nella circolare emanata dall’Inps si legge che le famiglie verranno informate con una mail o un sms e per comprendere il meccanismo del ricalcolo potranno chiamare il Contact Center o recandosi alle sedi dell’istituto.
L’ente spiega nel testo che non è necessario restituire fisicamente i soldi all’Inps. Infatti, dal mese di aprile è partito il recupero degli importi non spettanti, , suddiviso in più tranche, così da compensare successivamente con le successive rate.
Come spiegato dall’Inps, la rielaborazione era necessaria per adeguare gli importi dell’assegno in automatico, come previsto dall’ultima legge di Bilancio. Le ragioni principali del ricalcolo sono le seguenti: