Maxi multe, questo è il segnale che ha lanciato il comune di Sesto San Giovanni contro l’abbandono dei carrelli della spesa in giro per la strada in segno di mancanza di rispetto verso le attività e verso gli altri.
A scendere in campo sulla tematica è stato il sindaco della cittadina milanese, Roberto Di Stefano, che ha firmato un’ordinanza tramite la quali ha disposto le maxi multe per tutti i trasgressori.
L’obiettivo, secondo quanto è stato dichiarato direttamente dall’amministrazione, è contrastare il fenomeno dell’abbandono dei carrelli della spesa. Per quanto possa sembrare banale, questo gesto nella sua semplicità è un grosso problema di degrado urbano.
Tutti i giorni i supermercati delle piccole e delle grandi catene, perdono i loro carrelli che vengono usati dai consumatori per fare la spesa e poi abbandonati senza motivo in giro per le strade, nei luoghi pubblici, sui marciapiedi, o addirittura sulle aiuole. Il provvedimento preso dall’amministrazione è rivolto sia ai cittadini che ai proprietari degli esercizi commerciali.
I cittadini dovranno rispettare il divieto di condurre i carrelli della spesa fuori dai parcheggi del supermercato e ovviamente di abbandonarli sul suolo pubblico. Coloro che con impertinenza lo faranno lo stesso, dovranno pagare multe da 50 a 300 euro.
I proprietari degli esercizi commerciali da adesso in poi dovranno rispettare l’obbligo di sorveglianza sui carrelli per evitare il loro abbandono in giro per la strada. Quindi dovranno apporre su ogni carrello la ragione sociale del proprietario ed esporre in maniera ben visibile la nuova ordinanza comunale.
Di Stefano ha spiegato mediante l’ordinanza, di aver cercato delle soluzioni adeguate. Purtroppo è apparso chiaro che l’unico strumento utile per risolvere la grave e triste problematica sono le sanzioni. Non è possibile ogni giorno trovare sul territorio carrelli abbandonati frutto di comportamenti incivili dei singoli cittadini. Bastano piccoli gesti, di maleducazione e di inciviltà per rendere la città sporca e disordinata. Questa cattivissima abitudine va contrastata e se l’unico strumento efficace sono le multe, purtroppo non resta altro da fare.