Maxi rincari in estate, oggi un’insalata di riso o semplicemente un gelato e dell’acqua minerale, hanno raggiunto delle cifre impensabili. Anche il dolce in questo periodo, rischia di avere un gusto salato.
Le associazioni dei consumatori parlano dell’aumento dei prezzi di tutti i generi alimentari, che stanno mettendo in seria difficoltà la popolazione italiana.
L’impennata delle temperature ha modificato la composizione della tavola. La maggior parte delle persone preferiscono dei cibi freschi piuttosto che prodotti grassi per esempio insaccati e carni. Secondo Codacons e Assoutenti tutto questo comporta anche una modifica per le tasche dei consumatori che sono costretti a spendere molto di più rispetto a prima.
Tanti gli eventi che mettono a rischio i portafogli degli italiani
Le associazioni di consumatori parlando in particolare dell’aumento dei prezzi dei prodotti derivati dal grano quindi per esempio aumenti di costi per il pane e per la pasta. La decisione della Russia di dire no all’accordo sulle esportazioni, con gli effetti del cambiamento climatico, le grandinate e la siccità, si stanno ripercuotendo in maniera evidente sul carrello della spesa.
Il caro prezzi secondo il Codacons riguarda i prodotti che consumiamo molto di più in estate per esempio il riso, che adesso è più costoso del 32% rispetto al 2022. E poi ancora i pomodori che hanno un sovrapprezzo del 12,8% e tutti gli altri vegetali a base di bulbi e radici per esempio i finocchi, le carote e infine gli asparagi che sono interessati invece da rialzi medi del 23,6%.
Condire un piatto di pasta con l’olio costerà tantissimo
Ad ogni modo non possiamo non dire che il Made in Italy rischia di pagare un conto salatissimo, si parla di un miliardo di euro legato a doppio filo con il verdetto del Wto che ha ufficializzato le compensazioni che gli americani probabilmente chiederanno all’Ue per gli aiuti a Airbus. La cifra ruota intorno a 7,5 miliardi.
La lista dei prodotti interessati non è ancora stata pubblicata per cui non si ha idea di quali prodotti ne facciano parte e quali no. Al massimo tra una decina di giorni la commissione statunitense Dsd si esprimerà e quindi si saprà come si andranno ad espiare questi 7,5 miliardi. Per il momento, condire un piatto con olio d’oliva vuol dire spendere il 26,7% in più.
Persino la frutta fresca, sarà interessata da incrementi di prezzo, si parla dell’8,3% in più rispetto al 2022. Le arance, poi le bacche come uva, mirtilli e more raggiungeranno dei prezzi mai visti prima. Al bancone si andrà a spendere il 18,9% in più per acquistare un gelato artigianale. Mentre per bere un bicchiere di birra, delle bevande gassate, dei succhi di frutta, degli aperitivi alcolici o dell’acqua minerale si spenderà il 10 o il 19% in più.
Assoutenti, ecco cosa rischiano gli italiani
Il capitolo pane e pasta è tutto diverso. Assoutenti ha analizzato la situazione. Ne è venuto fuori che il prezzo della pasta, che oggi ruota attorno ai 2,09 euro al kg, potrebbe andare a salire ad una media nazionale di 2,29 euro. Invece il prezzo del pane, oggi attorno ai 3,9 euro al kg, potrebbe arrivare a 4,3 euro al kg.
Sempre secondo le indagini di Assoutenti, il “caro-pasta” si farà sentire a Pescara, con la media di 2,50 euro al kg, a Cagliari, Genova e Macerata e per concludere a Cosenza, dovei prezzi medi saranno intorno a 1,47 euro/kg. Secondo il presidente di Assoutenti Furio Truzzi c’è il rischio “tsunami” sulle tasche delle famiglie. Un po’ a causa della guerra tra Russia e Ucraina, un po’ per il cambiamento climatico.