Maxi rissa scoppiata il 19 giugno a Milano per un parcheggio conteso: quattro persone restano ricoverate in ospedale. Tra queste un 24enne; è grave, si trova in rianimazione
Milano è stata scossa da una violenta maxi rissa che ha coinvolto ben 60 persone di etnia rom. L’episodio, scaturito da un banale motivo come un parcheggio conteso, ha sollevato preoccupazione e ha richiamato l’attenzione sulla necessità di affrontare le tensioni sociali e promuovere la convivenza pacifica tra diverse comunità.
Maxi Rissa in via Faà di Bruno, zona Calvairate: quattro persone in ospedale
Lo scontro, scoppiato in via Faà di Bruno, nella zona di Calvairate, ha lasciato quattro persone ricoverate in ospedale. Il ferito più grave, un giovane di 24 anni colpito da una coltellata al fianco, è attualmente in rianimazione. Le sue condizioni non sono considerate critiche. L’indagine sul caso è stata aperta dalla Procura di Milano, con il pubblico ministero Alessandro Gobbis a capo e la supervisione del procuratore Marcello Viola.
Secondo le prime ricostruzioni condotte dai carabinieri, la maxi rissa avrebbe avuto inizio per via di un litigio banale riguardante un parcheggio fuori posto. L’alterco, che ha coinvolto gruppi rivali, ha visto partecipare una sessantina di persone, tutte di etnia rom e originarie dell’Europa orientale. Questi individui sono inquilini delle case popolari che si affacciano sulla strada, tra piazza Insubria e piazzale Cuoco.
Coinvolti presumibilmente alcuni minorenni
Le forze dell’ordine, chiamate sul posto per sedare la situazione, hanno effettuato il sequestro di un coltello, un martello da carpentiere e due bastoni. Attualmente, si stanno analizzando le registrazioni delle telecamere di sicurezza presenti nella zona al fine di ricostruire l’accaduto e identificare i responsabili della violenza. Si è appreso che alla rissa potrebbero aver partecipato anche alcuni minorenni. Per questo motivo è in corso un’indagine per determinare se uno dei sette feriti, che ha riportato quattro coltellate al fianco ma non è in pericolo di vita, sia stato accoltellato da un ragazzo di 17 anni, come indicano i primi accertamenti. Nell’ambito delle indagini, potrebbe essere contestato il reato di lesioni, se non addirittura di tentato omicidio, a seconda delle analisi sulle ferite inflitte. Un altro ferito grave ha subito colpi alla testa con una spranga ed è attualmente in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.
Questo grave episodio di violenza ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi sulla gestione e la convivenza nei quartieri popolari. Le autorità stanno lavorando per garantire che gli autori di queste azioni violente siano perseguiti e portati di fronte alla giustizia. È fondamentale indagare sulle cause sottostanti che hanno scatenato una rissa così violenta e cercare soluzioni per promuovere la sicurezza e la convivenza pacifica all’interno delle comunità.