Una maxi rissa è avvenuta al Gratosoglio, con spari, colpi di machete e sangue. Ad essere coinvolte e quindi ad essere state sottoposte al fermo e in seguito all’arresto sono ben 14 persone.
L’arresto dei malviventi è avvenuto giovedì mattina, a Milano. Sulla loro testa pendono diverse accuse, a vario titolo. Si parla per esempio di rissa, lesioni gravi e aggravate, e poi ancora di porto abusivo di arma da sparo e esplosioni pericolose in luogo pubblico.
I 14, sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari. Oggi risultano essere accusati di aver partecipato alla rissa folle che si è verificata nella notte del 7 aprile in via Costantino Baroni, al Gratosoglio.
La rissa è avvenuta di notte, intorno alle 2.30, gli arrestati si sono pestati sotto i palazzi, proprio in mezzo alla strada. All’arrivo dei poliziotti, sul posto, allertati dai vicini che hanno assistito alla scena, sono stati fermati soltanto 2 di loro. Gli altri erano scappati via. Le due persone sono state trovate ferite.
Si tratta di un uomo di 47 anni, italiano, che è finito in codice giallo al Policlinico avendo riportato traumi al volto, al cranio. L’uomo nella maxi rissa ha perso pure due denti. Il secondo uomo ferito è giovane ed è un 25enne albanese che all’arrivo dei sanitari per i controlli, è stato trasportato all’Humanitas di Rozzano. Qui è stato operato per suturare delle ferite. Inoltre ha avuto traumi permanenti all’occhio avendo ricevuto tra le altre cose anche un colpo di machete.
Nel luogo della rissa, gli agenti hanno trovato quattro cartucce, di cui due già esplose. Le manette, sono scattate ai polsi di tutti i presenti, albanesi, magrebini ed italiani, su richiesta dei pm del VII dipartimento. Secondo le ricostruzioni effettuate dagli inquirenti e dagli investigatori, i due gruppi si erano scontrati poco prima a Rozzano per il controllo del territorio. Poi la rissa si era spostata lì.