Maxi sequestro all’imprenditore brianzolo

Un imprenditore brianzolo è stato condannato per frode fiscale ed ha subito un maxi sequestro che ha coinvolto tantissimi beni, tra cui ville con piscina, sauna, immobili situati tra Villasanta e Lesmo, un attico bellissimo in Sardegna, a Sassari, ville, appartamenti, garage e terreni tra la Brianza e Lecco.

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In patrimonio immobiliare è stato sequestrato ad un imprenditore del luogo perché accusato di reati quali evasione fiscale e frode.

Ad occuparsi della vicenda, per mesi, sono stati i finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria Guardia di Finanza di Monza, sotto la richiesta della procura della Repubblica e della Corte d’Appello di Milano.

Ecco cosa le fiamme gialle di Monza hanno scoperto a seguito di una lunga indagine

Insieme hanno dato il via alla confisca dei beni immobiliari per un totale di 41 milioni di euro, ai danni di un imprenditore brianzolo che è stato condannato per frode fiscale e per aver omesso dei versamenti di IVA, per ritenute certificate e indebite compensazioni nell’arco di 10 anni.

Dal comando della Guardia di Finanza del luogo, arrivano delle delucidazioni in merito. La confisca scaturisce da delle indagini condotte dalla polizia giudiziaria e dalle attività delle Fiamme Gialle di Monza su dieci società appartenenti allo stesso gruppo, con sede a Usmate Velate. Le società in questione si occupano della fornitura di servizi alle aziende.

Come lavorava l’azienda e di quali reati è accusata

Dopo essersi accorti di attività strane all’interno dell’azienda, le fiamme gialle hanno provveduto ad esaminare la contabilità della stessa. La società in questione registra un fatturato di 80 milioni di euro con 2200 collaboratori presenti in tutta Italia. Quel che ne è venuto fuori ha dell’assurdo. Ha sempre lavorato seguendo un meccanismo totalmente illegale, fraudolento.

Veniva avviato un sistema di omissione del versamento delle imposte, sia dell’Inps che dell’INAIL, con compensati e crediti gonfiati o inesistenti, per tutto per evitare di pagare l’IVA e rischiare. In poche parole il gruppo non avrebbe versato i giusti contributi ai lavoratori, cancellando i debiti con frodi, per anni.

L’imprenditore è stato condannato a 4 anni di reclusione. Tutti i beni sequestrati saranno usati per pagare i reati tributari

A seguito di tutto ciò, l’imprenditore dapprima raggiunto da custodia cautelare in carcere per decisione del giudice durante le indagini preliminari, adesso è stato condannato a quattro anni di reclusione. Intanto sono stati confiscati i beni. Tra questi tre appartamenti, due capannoni industrial, 9 autorimesse. E poi ancora due terreni tra Monza Brianza e Lecco, l’attico a Sassari. Due Ville a Lesmo e Villasanta, una con la piscina e la sauna l’altra con il bagno turco.

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Gli specialisti del nucleo di polizia economico finanziaria di Monza, assicurano che il provvedimento ai suoi danni sarà eseguito. Si farà il possibile per restituire i soldi allo Stato e quindi per coprire i reati tributari da lui commessi.

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