La Guardia di Finanza ha eseguito un maxi sequestro di articoli elettrici e per l’igiene potenzialmente pericolosi, a Monza.
I prodotti sequestrati dai militari sono circa 3.800.000 e riportavano la falsa marchiatura CE.
Sequestro a Monza
In un’imponente blitz la Guardia di Finanza di Monza ha sequestrato quasi 4 milioni di articoli elettrici e per l’igiene che riportavano il marchio CE contraffatto, quindi potenzialmente pericolosi.
Questi articoli sono risultati non conformi al Codice del Consumo e così sono stati portati dia dagli esercizi commerciali. Le attività sotto la lente di ingrandimento si trovano in diverse frazioni, come Carate Brianza, Carnate, Muggiò e Albiate.
Qui erano stoccati all’interno di grandi magazzini, i cui proprietari sono stati denunciati. Si tratta di amministratori di 6 società che dovranno rispondere alla Procura di Monza per l’accusa di frode in commercio e vendita di articoli industriali con marchi falsi.
Le imprese sono state segnalate alla Camera del Commercio di Milano-Monza-Lodi e dovranno pagare delle sanzioni amministrative.
La merce sequestrata
Operazioni come questa consentono alla Guardia di Finanza di tutelare la salute dei cittadini e verificare che i commercianti rispettino le normative in materia di sicurezza per la merce venduta.
Fra gli articoli sequestrati c’è diverso materiale elettrico: fascette di cablaggio, guanti antinfortunistici, utensili per tagliare i cavi, supporti per installazione di cavi elettrici e altro.
Questa merce non solo non aveva il marchio CE ma era sprovvista anche dei fascicoli tecnici e dei requisiti previsti dalla normativa di sicurezza.
Oltre al materiale elettrico c’erano anche diversi prodotti per l’igiene personale e della casa, ancor peggio dal momento che le sostanze entrano in contatto con la pelle e possono causare danni gravissimi se non si tratta di merce controllata.
Le indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Monza, hanno condotto a due importatori con depositi a Concorezzo, Desio e Monza, dove sono stati trovati altri articoli illegali, parliamo di centinaia di migliaia di prodotti pronti per essere distribuiti alle attività commerciali. La produzione avveniva in Cina.
Oltre al materiale elettrico e prodotti igienici c’erano articoli di cancelleria, bigiotteria, mascherine e cosmetici, tutto non conforme al Codice del Consumo.
Come gli amministratori delle società che si occupavano della vendita, anche le imprese di importazione sono state segnalate in base alla legge sulla responsabilità dei vari enti.
Lo stock della merce sequestrata dalle Fiamme Gialle avrebbe potuto fruttare circa 2 milioni di euro di incasso e costituire un pericolo per l’incolumità e la salute del consumatore.