Le colonnine di mercurio continuano ad andare verso l’alto, nei prossimi giorni peraltro secondo le informazioni rilasciate dai meteorologi italiani, si raggiungeranno temperature quasi da record alle quali gli anziani, i fragili e i bimbi dovranno davvero fare attenzione.
Milano in queste settimane si sta ritrovando nelle condizioni di dover fare i conti con il caldo e con l’afa, che non stanno più dando tregua.
Per la giornata di martedì 18 luglio, e per quella di domani, mercoledì 19, il ministero della salute ha previsto un rischio codice arancione, per le ondate di calore in tutto il capoluogo meneghino. In particolare nel bollettino si parla di temperature elevate e di condizioni meteorologiche che potrebbero anche avere effetti negativi per non dire devastanti sulla salute della popolazione.
Secondo quanto è stato anticipato dal ministero, la temperatura massima che sarà percepita, è di almeno 38 gradi. La regione Lombardia sarà poi protagonista di una nuova rimonta dell’anticiclone africano, a seguito della quale si verificherà un’altra ondata di calore con delle temperature altissime e afa in aumento, con valori fino a 35-37°C in pianura.
Nella giornata di mercoledì, le previsioni degli esperti di 3bMeteo le temperature saliranno di molto. Nelle prossime giornate, sono previste alte temperature di giorno e notti tropicali con minime in centro città che faranno fatica a scendere sotto i 26-28°C. La sensazione che tutti percepiranno sarà quella di caldo afoso, molto marcati. A partire dalla giornata di mercoledì andrà ad aumentare il rischio di temporali prima di tutto sui rilievi, poi anche in pianura.
Il ministero della salute raccomanda a tutti coloro che fanno parte delle categorie fragili, di evitare di uscire durante le ore particolarmente calde, quindi dalle 11 del mattino fino alle 16 del pomeriggio. Fondamentale è l’idratazione, bere molta acqua può aiutare a fronteggiare il caldo. In casa, sì all’aria condizionata ma attenzione alle temperature impostate che possono in qualche modo danneggiare chi è più debole.