Milano è la capitale del riciclo. Lo dimostrano i fatti e non soltanto le parole. Nel corso dell’ultimo anno la raccolta differenziata nella zona, è riuscita a superare il 63%, che paragonato a qualsiasi altra città d’Italia è un dato veramente alto.
Amsa, afferma che l’operato di Milano, così come quello di molte altre città che però si fermano a percentuali ben più basse del 60% permette ai rifiuti urbani di avere una seconda vita non appena arrivano nelle discariche.
Molti rifiuti infatti vengono riutilizzati in maniera furba ed intelligente, senza inquinare.
Il capoluogo di provincia della Lombardia in questo modo dà un ottimo segnale di civiltà. A fare la differenziata sono tutte le famiglie milanesi che comunque nei prossimi anni potrebbero anche fare qualcosina di più. Marcello Milani, l’amministratore delegato dell’azienda Milanese servizi ambientali, dichiara che Milano occupa uno dei primi posti in una classifica che raccoglie città europee che hanno più di un milione di abitanti.
Non a caso a Milano e in tutti i comuni dell’hinterland che si estendono per 383 km, dove vivono e lavorano 1,84 milioni di persone, la raccolta differenziata si fa e si fa anche bene. Anche durante il covid, le famiglie tra indifferenziata e differenziata sono riuscite a mantenere degli standard elevati rispettando le regole.
Proprio qualche settimana fa è stata effettuata la raccolta dei rifiuti ingombranti, che ha facilitato la consegna di apparecchiature elettriche ed elettroniche a tutti i milanesi che ne avevano di bisogno. In tanti punti della città sono stati posizionati dei camion che sono diventati dei punti di consegna mobile.
In questo modo i milanesi sono riusciti a conferire 12 tonnellate di materiale senza troppi disagi e problemi. Dato il gradimento da parte dei cittadini si prende in considerazione l’ipotesi di ripetere il tutto ogni volta che si può.
L’idea è nata anche per evitare che chi deve disfarsi di alcuni rifiuti particolarmente ingombranti, possa scegliere di abbandonarli nelle campagne o ai bordi delle strade, inquinando per risolvere il problema in fretta Purtroppo è ciò che succede in molte città d’Italia. A Milano non si butta via nulla, così come in qualche altra città d’Italia, perché tutto, anche le cose più impensabili vengono riutilizzate in modi diversi.
Secondo le analisi dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la raccolta differenziata va per il 54%. Al nord va per il 71% e al centro per il 59%. Milano ha un tasso di riciclo del 63%, poi c’è Torino con il 59%, segue Roma con il 50%. Infine chiude la classifica Napoli con il 48%.
Per cercare di migliorare i dati Palazzo Lombardia ha deciso di investire 2 milioni e mezzo. Questo per potenziare o realizzare dei nuovi centri di raccolta rifiuti, dando la possibilità ai milanesi di usufruire di un servizio eccellente.