Milano è fra le prime 100 città al mondo per gli universitari, a dirlo è la classifica stilata da Qs Quacquarelli Symonds, ovvero la società che tutti gli anni stila l’elenco degli atenei considerati i migliori a livello internazionale.
Anche se gli studenti non smettono di protestare contro il caro affitti, come abbiamo avuto modo di vedere fino a qualche settimana fa (accampati in tenda in piazza), il capoluogo lombardo rimane tra le migliori città universitarie di tutto il mondo. Per tutti.
Insieme a Milano, ci sono altre due città italiane in lista, sono Roma e Torino.
L’analisi per poter stilare la classifica ha tenuto conto di diversi parametri, quindi per esempio delle tasse universitarie, del costo della vita e infine dei prezzi al dettaglio. Scendendo nello specifico, rispetto allo scorso anno Milano ha purtroppo perso cinque posizioni e si è collocata al 53° posto. Tra le tre città italiane, la prima è Roma che si è fermata al 56° posto, con 18 caselle rispetto al 2022. Poi c’è Torino, che per la prima volta si trova nella top 100 e oggi occupa il 67° posto. Non male, ma sarebbe potuta andare nettamente meglio.
Milano, secondo quanto dice l’indicatore Qs World University Rankings, è la città migliore a livello nazionale. Infatti 5 università meneghine hanno un posto tra le migliori 100 di tutto il mondo, 4 peraltro hanno guadagnato posizioni rispetto al 2022, una grandiosa soddisfazione.
Il capoluogo lombardo, si trova poi al 21° posto per le opportunità di lavoro pensate per i laureati in città, altra cosa più che importante, che fa la differenza. Lo studio di Qs prende come riferimento le città che hanno una popolazione di 250mila abitanti, con due università presenti nella classifica. Al primo posto si trova Londra, la migliore città universitaria, per la quinta volta di seguito. La medaglia di argento è stata data a Tokyo, mentre quella di bronzo a Seoul.