Milano è finita nella top 3 delle città più care di tutta Italia a causa dell’inflazione e del carovita. Un po’ per la pandemia, un po’ per la crisi legata alla guerra Russia Ucraina che con i suoi colpi di coda chiama in causa anche l’Italia e non soli, i prezzi nel mercato sono diventati impossibili da gestire e da contenere.
Per i milanesi Milano è diventata carissima. Infatti secondo è una classifica stilata dall’Unione Nazionale consumatori che ha preso in considerazione i prezzi pubblicati dall’Istat nel corso degli ultimi mesi, Bolzano è la città più cara d’Italia seguita da Milano e poi Siena.
L’inflazione è scesa a 7,6% rispetto al 9,1% attestato nei primi mesi dell’anno.
Per quanto si registri un calo dell’inflazione, il presidente dell’Audot nazionale Anna Rea spiega che il carrello della spesa continua ad essere costosissimo perché i prezzi del singolo prodotto dovranno scendere lentamente. Per cui ancora nei prossimi mesi purtroppo le famiglie italiane dovranno continuare a lottare per arrivare alla fine del mese.
Il costo delle abitazioni sia in affitto che acquistate, il costo dell’elettricità, dei combustibili, dell’acqua è aumentato almeno del 15%. Questo rappresenta un duro colpo che gli italiani incassano ancora una volta nel corso del 2023, come fatto per tutto l’anno precedente.
A Bolzano l’inflazione è pari all’8,5%, a Milano si parla dell’8,2% dove si registra un aumento dei costi della spesa di 2.226 euro l’anno. Sotto Milano c’è Siena con un aumento del 9,6%. Qui la spesa è salita a 2.164 euro l’anno per una famiglia composta da tre o quattro membri al massimo. L’inflazione più alta si registra a Genova dove si ha un 9,8%, la stangata per una famiglia media è di 2.136€ l’anno. Poi c’è Varese con un’inflazione del 7,8%. Quindi qui si registra una spesa annua di 2057 euro.
Grosseto con 9,1% di inflazione e 2.051 euro l’anno spesi in più. Al settimo posto troviamo Trento, con un’inflazione del 7,8%, rappresentata da una spesa annua di 1982 euro. Perugia che si ferma all’8,6% di inflazione e una spesa di 1976 euro. Per concludere Pistoia con l’inflazione dell’8,7% e una spesa di 1961€. La città in cui l’aumento del costo della spesa è minore è Potenza. L’inflazione qui è bassa e si ferma a 4,8%. Mentre per la spesa si spendono 948 euro in più l’anno punto. Subito dopo c’è Reggio Calabria seguita da Catanzaro che si fermano a 5,9% di inflazione, Campobasso 6,8%. Caserta ha un’inflazione del 6,6%, Bari 7,5%, Caltanissetta 6,9%, Ancora 6,7%, Napoli 6,6% e per concludere Trapani 7,2%.