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Cronaca

Milano, sbuca uno scontrino dei lontani anni ‘80: quanto costava mangiare allora

In questi giorni un ragazzo ha pubblicato sul web, lo scontrino di un antico fast food italiano. 

Scontrino (fonte tiktok)-Imilanesi.it

Un giovane sul suo profilo tik tok ha pubblicato un antico scontrino degli anni ottanta, relativo a una catena di fast food italiana oggi scomparsa. Si tratta di un fast food sorto vicino al duomo di Milano, che oggi non esiste più.

Il prezzo dello storico scontrino di Burghy, fa capire quanto costava ai tempi mangiare un panino in un fast food. Per sapere quanto costava negli anni ottanta mangiare in un fast food, vi consiglio di leggere quanto riportato.

Scontrino di Burghy

Lo scontrino reso noto da un ragazzo sul suo social, risale al 1989, quando ancora esisteva la catena Burghy. Comparare lo scontrino di Burghy degli anni ottanta, con quelli recenti, è utile per capire come nei tempi moderni mangiare fuori casa sia diventato un lusso.

Lo scontorno del celebre fast food milanese, risalente a oltre trent’anni fa, mostra come ai tempi un hamburger costasse 1,700 lire, l’equivalente di 90 centesimi di oggi. A parte i prezzi molto più abbordabili, pure le dimensioni erano maggiori. Oggi con l’aumento dell’inflazione è tutto più caro, per cui l’economia italiana è molto peggiorata.

Negli anni ottanta per consumare un panino e una bevanda in un fast food, bastavano meno di 4 mila lire. Oggi mangiare fuori non è molto economico come negli anni passati. Il fast food made in Italy di oggi, è sicuramente molto più caro del passato.

vecchio scontrino – imilanesi.nanopress.it

Storia di Burghy

Burghy è il nome di uno storico fast food milanese, sorto nel 1981 dalla catena di supermercati Gs. In seguito la catena è passata dal gruppo Gs al gruppo Cremonini, offrendo dei burger di grande qualità, che l’hanno resa ben presto famosa. Tale marchio negli anni si è esteso, divenendo una catena con sei ristoranti.

La storica catena, è ricordata per i suoi panini e per la celebre mascotte Willy Denty, con i suoi grandi denti bianchi e le labbra carnose, che era la sorpresa che si trovava nel menù per i bambini. Al termine degli anni ottanta, vi sono oltre novanta punti vendita su tutto il territorio italiano. Per molti anni, tale catena è riuscita a tenere testa ai grandi marchi del settore.

La catena Burghy è stata la principale catena di fast food del paese fino al 1995, ossia l’anno cui viene comprata dal marchio Mc Donald. Nonostante gli alti guadagni, la società presto s’indebita e vine assorbita dal marchio americano. In tal modo, il marchio italiano Burghy è stato per sempre eliminato. Per ricordare lo storico brand, nel 2015, è sorto Burgez, che si pone come erede del fast food Burghy.

Burghy- imilanasi.nanopress.it

Fast food italiani

Oggi giorno è mutato il modo di consumare i pasti, siamo nei tempi della ristorazione rapida. La vita di ogni giorno, sempre più frenetica spinge tutti a consumare i pasti fuori casa. Per poter avere un pasto veloce, in molti si affidano ai fast food. In genere tali attività, offrono piatti a prezzi convenienti e con una grande varietà di scelta.

I cibi veloci, che si possono consumare in vari ristoranti, sono frutto di una vera catena di montaggio e consentono di mangiare pasti a prezzo contenuto. In Italia vi sono diversi fast food, ovviamente meno noti dei famosi Mc Donald o Burger King, ma tutti incentrati su cibi sani e freschi.

Le nuove tendenze dei fast food, sono i fast food ambulanti, che consentono di consumare pasti in spiaggia o in centri commerciali. Molto amati sono pure i fast casual food, ossia ristoranti veloci che con prezzi contenuti, offrono molti prodotti di ristorazione. Infine, si stanno diffondendo pure i fast food vegani e i fruit fast food, che promuovono cibi veloci e sani.

Published by
Giusy Pirosa