Milano. Una studentessa del Politecnico sta dormendo in tenda di fronte al prestigioso centro universitario e vi rimarrà fino al prossimo 7 maggio. É in protesta contro i costi vertiginosi degli affitti del capoluogo lombardo
Milano è una città conosciuta in tutto il mondo per la sua moda, il design e la sua vivacità culturale. Tuttavia, c’è un’altra realtà che sta emergendo sempre più spesso: quella del caro affitti. La città è diventata uno dei luoghi più costosi in Europa per vivere, in particolare per gli studenti universitari che spesso faticano a trovare un alloggio a prezzi accessibili.
I costi sono aumentati a livelli che rendono difficile per molti giovani trovare un posto dove vivere. Secondo l’ultimo rapporto del Censis, il costo medio dell’affitto mensile a Milano è di circa 600 euro solamente per una stanza, 850 euro per un monolocale, mentre per un bilocale si superano i 1.200 euro (spese escluse). Questi prezzi sono troppo elevati. Alcuni studenti universitari spesso hanno a disposizione solo borse di studio limitate. É evidente che la situazione mette in risalto come lo studio stia diventando un fatto elitario, riservato solo a chi può permettersi certe spese.
Di fronte a questa situazione, molti studenti universitari hanno deciso di fare sentire la loro voce e protestare contro il caro affitti. Uno dei modi in cui lo hanno fatto è stato attraverso l’occupazione simbolica di spazi pubblici, come nel caso di una studentessa del Politecnico di Milano che ha deciso di dormire in tenda di fronte all’università per protestare contro il caro affitti.
Si chiama Ilaria Lumera, ha 23 anni e proviene da Alzano Lombardo (provincia di Bergamo). É iscritta alla facoltà di ingegneria ambientale. Dallo scorso martedì 2 maggio ha trascorso la notte in una tenda a piazza Leonardo da Vinci, davanti alla struttura universitaria. Vi rimarrà fino al 7 maggio. Il suo gesto è sostenuto dalla rappresentanza studentesca La Terna Sinistrorsa. “Nonostante la situazione sia ormai nota e ci sia stata apertura da parte delle istituzioni, non sono ancora state previste delle misure in grado di rendere più accessibili gli alloggi milanesi”, è stato comunicato.
S’invitano tutti coloro che vogliano protestare a unirsi all’iniziativa di Ilaria Lumera, sia che si tratti di individui singoli o di associazioni, gruppi e collettivi. La stessa studentessa, attraverso i suoi canali social, ha raccontato che un collega di università le ha fatto compagnia garantendo la sua sicurezza. Anche la polizia ha controllato che nessuno la importunasse.