Un’altra truffa ai danni di una donna di 67 anni, arrestati i due truffatori, un 42enne e un 24enne italiani.
La polizia di Stato di Milano ha messo a segno due arresti nei confronti di un uomo italiano di 42 anni, con precedenti penali, ed un ragazzo di 24. L’accusa è stata di truffa aggravata in concorso, ai danni di una donna 67enne. Il fatto è successo mercoledì scorso, 26 luglio, nel capoluogo lombardo, intorno alle 13.00.
Alcuni agenti della squadra mobile appartenente alla sesta divisione del Contrasto al Crimine Diffuso, si trovavano presso piazzale Gabrio Rosa. Stavano facendo un controllo della zona quando hanno notato un comportamento strano ed alquanto sospetto.
Un giovane era sul sedile passeggeri di una macchina parcheggiata, accanto ad un uomo che sedeva al posto di giuda. Il primo è sceso dalla vettura guardandosi attorno ed indossando una mascherina chirurgica. Subito dopo ha attivato il suo cellulare mentre si stava recando in un edificio nella vicina via Montemartini.
Due truffatori colti in flagranza di reato
Nel frattempo l’altro, rimasto in macchina, ha iniziato una telefonata. La condotta dei due ha attirato l’attenzione degli ufficiali che hanno così deciso di controllarli tenendosi a distanza e senza farsi notare. Dopo pochi istanti gli agenti appostati hanno visto il giovane uscire dal condominio per recarsi verso l’automobile dalla quale era sceso poco prima.
Aveva ancora il volto coperto dalla mascherina e si muoveva con passo veloce portando con sé un borsello. A quel punto i militari sono intervenuti fermando il sospettato, il quale aveva appena concluso la classica truffa nei confronti di una madre inventando un falso incidente del figlio.
Il truffatore aveva con sé una somma di denaro di circa 10.200 euro in contanti, che aveva estorto alla vittima con l’inganno. I poliziotti, prima di tutto, si sono accertati delle condizioni fisiche della donna raggiungendola presso il suo appartamento.
Stava bene, ma era scossa per l’accaduto ed ha così rilasciato il suo racconto sulla dinamica dei fatti. Era stata contattata per telefono da un uomo che si era finto suo figlio. Quest’ultimo le chiedeva del denaro per pagare delle spese legali non specificate, a seguito di un incidente.
Processati per direttissima
La donna, spaventata e preoccupata, aveva racimolato in fretta i soldi per poi consegnarli ad una persona che si sarebbe presentata a casa sua. Fortunatamente gli agenti avevano capito ciò che stava succedendo. Nel frattempo anche i familiari hanno raggiunto la vittima e gli agenti hanno chiarito la situazione rincuorando anche la povera signora raggirata.
Dopo aver sporto denuncia formale, gli ufficiali le hanno restituito l’intera somma ed i due criminali sono finiti in carcere. Hanno subìto un giudizio per direttissima, e per loro l’autorità giudiziaria ha disposto l’obbligo di dimora a Napoli e di presentazione alla Polizia giudiziaria.