I minori fuggiti dal Beccaria, sono rientrati nei carceri minorili, ad esclusione di un marocchino che prima dell’evasione, aveva già raggiunto la maggiore età e che per questo è stato trasferito in un carcere per adulti.
Tra l’altro è stato chiamato a giudizio con l’accusa di evasione a seguito della quale rischia da uno, fino a tre anni di reclusione.
A seguito del reato da lui commesso, non potrà più godere della rieducazione del regime agevolato dei carceri minorili.
Così è terminata la maxi evasione dal Beccaria, che aveva avuto inizio giorno 25 dicembre 2022. A scappare erano stati dei giovani che avevano trovato il modo migliore, semplice e pratico, per fuggire senza dare nell’occhio. Avevano approfittato dei lavori di ristrutturazione che si stavano svolgendo nell’istituto.
Rompendo una protezione in legno che stava già di suo cedendo, sono riusciti a saltare fuori. 6 lo hanno fatto salendo sulle impalcature, per poi calarsi piano piano dai muri più bassi. Mentre uno mediante un lenzuolo. A seguito della fuga dei giovani dal carcere Beccaria, è nato un dibattito sulla sicurezza del carcere stesso e sulle problematiche da risolvere da troppi anni ormai, proprio per evitare queste problematiche.
Dopo la fuga tre giovani hanno subito fatto rientro nella struttura. Due grazie alla mediazione della nonna e della sorella, il terzo invece è rientrato dopo aver parlato con i suoi genitori. Il quarto è stato catturato dai carabinieri di Sesto San Giovanni dopo una segnalazione di giovani che si divertivano n Piazza Marinai d’Italia a Sesto, con la musica ad alto volume.
Alcuni di loro all’arrivo dei Carabinieri avevano fatto un tentativo per scappare. Ovviamente tentativo inutile perché sono stati subito fermati dai miliari che hanno riconosciuto tra loro il giovane evaso dal carcere penitenziario. Il ragazzo arrestato, diciassettenne, è stato accompagnato al Beccaria avendo patteggiato otto mesi in più. Coloro che invece sono stati accusati di aver organizzato i disordini sono stati trasferiti. Due sono finiti a Catania mentre gli altri a Catanzaro, Bari, Palermo, Caltanissetta e Potenza.
La fuga dei giovani dal carcere minorile è terminata nel migliore dei modi, ma non per tutti, perché quattro agenti della polizia penitenziaria sono finiti in ospedale, nessuno per fortuna in condizioni gravi. Durante gli arresti ci sono stati momenti di colluttazione che hanno costretto i militari a controlli e accertamenti presso l’ospedale San Carlo.
Gli agenti finiti in ospedale hanno diverse età, 25, 26, 27 e 34 anni. Nel frattempo nelle zone intorno al carcere è tornata la calma di sempre. Adesso fuori dalla struttura ci sono soltanto le pattuglie delle forze dell’ordine che non consentono l’accesso alla struttura e nessun controllo in più.
Ad ogni modo, l’evasione di Natale è stata la più grave negli ultimi anni perché è l’unica in cui sono riusciti a fuggire così tanti detenuti tutti insieme utilizzando semplicemente un lenzuolo e un’impalcatura. Forse c’è davvero qualcosa da rivedere per evitare che tutto questo si ripeta una seconda volta.