Mirko Mora, il secondogenito dell’ex manager dei vip, Lele, nei giorni scorso ha denunciato un tentativo di estorsione ai suoi danni.
In seguito ad una sorta di aggressione ai danni del citofono e del portone della sua agenzia pubblicitaria Mediastar, sita al quarto piano di una palazzina in viale Monza, a Milano, Mirko, il secondo genito dell’ex manager dei vip, Lele Mora, ha denunciato un tentativo di estorsione.
Sì, perchè, in seguito alle martellate alla porta d’ingresso del palazzo e al citofono, è arrivata una telefonata minatoria. Un anonimo, con una voce senza alcun accento, ha richiesto a Mirko Mora il pagamento di 100mila euro. Nella mattinata di venerdì, 28 luglio, Mirko ha presentato denuncia formale.
Nell’ufficio dei carabinieri della stazione Garibaldi, il 43enne ha denunciato i danni che qualcuno aveva fatto all’esterno dallo stabile dove ha sede la sua agenzia. Il vandalo aveva dato forti colpi alla porta e al citofono, danneggiando anche una parete esterna e rovinando alcuni cartelloni.
La telefonata anonima
Dopo poco il fatto, in ufficio è arrivata una telefonata di un anonimo che gli intimava di pagare una somma di 100mila euro. Prima di terminare la chiamata, la voce gli avrebbe detto di appartenere al clan dei Pellizzari. Il fatto potrebbe essere il seguito di un altro episodio avvenuto agli inizi di luglio.
In quell’occasione ad essere coinvolto era stato il padre, Lele Mora. Quest’ultimo aveva denunciato un tentativo di estorsione ai carabinieri di Villafranca di Verona. In quel caso l’ex manager era stato in grado di fornire le generalità del ricattatore. Si sa che è un uomo che risiede a Milano.
La richiesta dei 100mila euro era legata al fatto di non rendere note alcune chat molto compromettenti. Una vicenda ancora tutta da sbrogliare. I carabinieri contattati dal figlio Mirko, hanno iniziato le indagini del caso. Il palazzo dove ha sede l’agenzia pubblicitaria, non ha telecamere.
I video di quelle del traffico potrebbero, però, aiutare gli agenti delle forze dell’ordine a fare un poco di chiarezza. Del resto, il passato del padre, Dario Gabriele Mora, non è certo dei più cristallini. Le vicende che lo hanno visto coinvolto hanno portato alla sua condanna a 6 anni di carcere nel 2014.
Lele Mora presente ai funerali dell’ex Premier Berlusconi
L’ex manager si era trovato coinvolto nel famoso caso Ruby. La condanna fu per favoreggiamento della prostituzione, evasione fiscale e bancarotta della società Lm Management. Lele Mora ha scontato per intero la sua condanna all’interno della comunità Exodus di don Mazzi.
Dopo aver affrontato una lunga malattia, ha scelto di vivere l’ultima parte della sua vita in una località in provincia di Verona. Si è ritirato dalla vita pubblica e ne è uscito solo per presenziare ai funerali dell’ex premier Silvio Berlusconi, svolti in Duomo a Milano.