Lago di Como: una bambina di 11 anni si è tuffata nelle acque senza più riemergere. Ricerche in corso. Un secondo caso ha coinvolto un ventenne nel lago di Bolsena
Nei tranquilli scenari lacustri dell’Italia settentrionale, si è abbatturo un velo di mistero si è abbattuto. Un’ombra inquietante è calata su quelle acque solitamente serene. Da Mandello del Lario a Bolsena, sembrerebbe che i laghi abbiano inghiottito le tracce di persone scomparse in circostanze enigmatiche, lasciando dietro di sé domande e apprensione.
Lago di Como, si cerca disperatamente una bambina di 11 anni
A Mandello del Lario, la gioiosa atmosfera del Ferragosto è stata spezzata dalla sparizione di una bambina di undici anni. Assieme alla sua famiglia, la ragazzina stava godendo delle delizie di una giornata estiva in riva al pittoresco lago di Como. Tuttavia, ciò che doveva essere un momento di spensieratezza ha preso una piega tragica. Insieme al suo fratello maggiore, la bimba si è immersa nelle acque al confine con il torrente Meria. La gioia si è trasformata in paura quando il fratello, non vedendo emergere la piccola, ha lanciato un grido d’allarme. Le ricerche dei sommozzatori sono state avviate prontamente, concentrando gli sforzi nell’area prossima alla foce del torrente. Tuttavia, fino a questo momento, la bimba rimane introvabile. L’incubo è amplificato dalla consapevolezza che la piccola non sapeva nuotare, mentre la zona è caratterizzata da correnti imprevedibili e tratti profondi.
Simili enigmi si sono estesi anche al pittoresco lago di Bolsena. Qui, la scena si è svolta con un giovane ventenne, che stava godendo di un’uscita in barca con i suoi amici non lontano dal porto di Capodimonte. Il divertimento si è trasformato in preoccupazione quando il giovane si è tuffato dalle acque tranquille ma non ha mai riemerso. Sono stati gli amici a dare l’allarme. Le ricerche sono state avviate tempestivamente, coinvolgendo sommozzatori eliotrasportati da Roma e l’impiego di un’imbarcazione attrezzata dalla squadra dei vigili del fuoco di Viterbo.
In entrambi i casi, il clima di festa è stato spezzato dall’oscurità inaspettata che risiede sotto la superficie di queste acque. Questi misteri irrisolti mettono in risalto la fragile relazione tra l’uomo e la natura e come la bellezza apparentemente serena dei laghi possa celare segreti oscuri e inspiegabili.