Sono in arrivo una serie di novità sul Modello 730 precompilato, ecco quelle riguardanti i rimborsi in busta paga, per comprendere meglio come verranno effettuati, ma anche nuove regole su altri temi.
Il contenuto delle novità riguardanti il Modello 730 precompilato è presente in due circolati emanate dall’Agenzia delle Entrate, con le quali ha inviato a Caf e contribuenti tutte le istruzioni riguardante trattamento integrativo, conservazione dei documenti, bonus affitti per gli under 32. Nelle circolari ci sono anche le indicazioni su come avverranno i rimborsi in busta paga, per quelli con sostituto d’imposta, quelli senza e anche per i pensionati.
La regola per inviare il 730 precompilato rimane uguale e prevede che a ricevere prima gli importi dei rimborsi saranno coloro che hanno inviato prima la dichiarazione dei redditi. I rimborsi in busta paga per i lavoratori dipendenti fanno riferimento al mese successivo a quello di quando viene inviato il 730.
E’ prevista al 2 ottobre la scadenza per ricevere i rimborsi entro il mese di dicembre. Nel caso dei pensionati, è l’Inps stessa ad inviare i conguagli sul trattamento e verranno corrisposti nel secondo mese dopo l’invio del 730.
Invece, chi non usufruisce del sostituto l’imposta, dovrà attendere di più. L’agenzia delle entrate emetterà i rimborsi sul conto corrente con un bonifico. Seguirà questa prassi: a fine anno verranno emessi i rimborsi fino a mille euro, mentre sarà necessario attendere fino a marzo 2024 per i rimborsi di importo superiore. La somma del rimborso, comunque, non sarà oltre i 4mila euro.
Come si legge nelle due circolari emanate dall’Agenzia delle Entrate, riguardo l’esibizione degli scontrini fiscali, che bisogna conservare con cura fino al 31 dicembre 2028, l’obbligo non sussiste se si sceglie il modello precompilato.
Professionisti e Caf non hanno l’obbligo di custodire documentazione degli utenti che desiderano beneficiare di detrazioni e deduzioni. Nel caso vi sono modifiche alla dichiarazione dei redditi è necessario custodire la documentazione, tranne quella riguardante i costi in ambito sanitario.
Sono in arrivo nuove disposizioni per il bonus sull’affitto riguardante gli under 32, ai quali spetta massimo per 4 anni dalla data del contratto. Il bonus concesso ha un valore del 20% dell’importo di affitto pagato, non al di sotto di 991,60 euro e non oltre i 2mila euro.
Le cifre dovranno rispondere al periodo in cui è stato adibito a residenza l’immobile. Inoltre, hanno diritto al bonus coloro che non hanno un reddito superiore a 15.493,71 euro ed è valido anche per i contratti stipulati al 31 dicembre del 2021.
Una novità contenuta nelle circolari emesse dall’agenzia delle entrare è quella concernente il trattamento integrativo. Verranno riconosciuti i 1.200 euro dati in busta paga dal 1° gennaio 2022 a coloro il cui reddito non supera i 15mila euro.
Per coloro che rientrano nella fascia di reddito fra 15mila e 28mila euro potrebbe arrivare la richiesta del rimborso dei soldi accreditati, totalmente o parzialmente. Questa situazione però non sussiste se l’importo delle detrazioni trasmesse è al di sotto dell’imposta dovuta calcolata al lordo.