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Cronaca

Morti nella Rsa, i funerali dei 6 anziani che hanno perso la vita

Morti nella Rsa, una giornata di lutto a Milano, per i funerali delle vittime.

Funerali al Duomo-Imilanesi.it

Quella di oggi si prospetta come una giornata molto triste nel capoluogo lombardo, ciò per via delle esequie previste. Si tratta dei funerali dei sei anziani morti nella strage della Rsa. Questo è stato dunque il giorno dell’addio, per i parenti delle sei persone morte nel rogo avvenuto a Milano, dentro la Rsa Casa per coniugi. Un accadimento avvenuto lo scorso 7 luglio.

Morti nella Rsa, una giornata molto dolorosa

Nella mattinata di venerdì 21 luglio, alle ore 11 al Duomo di Milano si sono tenuti i funerali delle sei persone ospiti all’interno della struttura per anziani.

Si tratta per la precisione di Laura Blasek e Paola Castoldi, di Anna Maria Garzia e Mikhail Duci, Nadia Rossi e Loredana Labiate.

Questi sono i nomi dei sei anziani deceduti in seguito all’incendio provocato dall’accensione di una sigaretta. Il tragico avvenimento si è verificato precisamente nel corso della notte del 7 luglio, nella Rsa posta in via dei Cinquecento al Corvetto.

La cerimonia funebre collettiva è stata celebrata dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini.

Si è trattato di una Messa aperta a tutti i cittadini milanesi, che hanno voluto partecipare personalmente a questo momento di grande cordoglio.

È stato proprio per questa triste circostanza che il sindaco Sala ha deciso di proclamare il lutto cittadino a Milano. Un lutto che si effettuerà per l’intera giornata.

Ciò come segno di partecipazione e di dolore mostrato dall’intera cittadinanza milanese.

Inoltre il Primo Cittadino di Milano ha predisposto l’esposizione della bandiera civica posta a mezz’asta, in tutte le sedi comunali.

Morti nella Rsa: il racconto di quanto accaduto

I sei anziani sono andati incontro alla morte in quelle terribili ore della nottata del 7 luglio. Una notte terrificante, a causa dell’incendio che si è man mano sviluppato al primo piano della struttura.

Morti nella Rsa-Imilanesi.it

Due di loro hanno fatto una fine orribile, in quanto sono morti carbonizzati. Si fa riferimento alle due donne che si trovavano internamente alla stanza numero 605, proprio la stessa camera da cui è iniziato il rogo.

Per quanto riguarda gli altri quattro anziani morti nell’incendio, hanno perso la vita per l’intossicazione dovuta dal fumo. Nelle indagini aperte dalla Procura di Milano si è provveduto ad aprire un fascicolo per omicidio e incendio colposo.

Per adesso in queste indagini sono presenti sei nominativi. Questi ultimi riguardano tutti la Proges, ossia la coop che ha in gestione la Rsa.

Ma figurano pure dei nomi che rientrano tra quelli appartenenti al comune, visto che risulta essere il proprietario della casa di riposo.

Il proseguimento delle indagini

In seguito allo svolgimento delle autopsie che si sono eseguite nella giornata di giovedì 20 luglio e ai funerali fatti stamattina, in data 24 luglio si provvederà a conferire un preciso incarico agli esperti.

Funerali-Imilanesi.it

Difatti questi ultimi dovranno svolgere una maxi consulenza sulle motivazioni che hanno portato al rogo, come anche su altri aspetti riguardanti sempre l’incendio.

La maxi consulenza si andrà ad affidare agli esperti del settore dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Sara Arduini.

Come si può notare dallo stesso quesito per questa grande consulenza, bisognerà verificare in che modo abbia avuto origine l’incendio. Oltre ciò si dovrà appurare in che modo si sia sviluppato il rogo. Un incendio che come abbiamo detto precedentemente, è scoppiato nella camera 605 posta al primo piano.

Attualmente ormai appare come certa la notizia che sia tutto scaturito per via di una sigaretta accesa. Ma ovviamente ora toccherà agli esperti in materia di confermare o meno tale supposizione.

Un altro aspetto molto importante da verificare è con quali tempistiche e come i fumi si siano propagati nella struttura per anziani.

L’esame dei consulenti

I consulenti dovranno quindi svolgere un’analisi sulle misure messe in atto dalla Rsa, dopo il guasto avvenuto all’impianto si rilevazione dei fumi.

Tutto questo basandosi anche sulle disposizioni di tipo organizzativo e sulle attrezzature a disposizione.

Queste sono solo alcune delle situazioni che gli esperti dovranno controllare, come ad esempio pure il quantitativo di addetti presenti e la loro formazione.

Un ulteriore accertamento è quello inerente la presenza di un impianto di rilevazione del fumo che non risultava assolutamente efficiente. Un fatto gravissimo, se si pensa che un impianto funzionante avrebbe dato la possibilità di evitare questa tragedia. Quindi avrebbe potuto salvare le vite di questi sei sventurati morti nell’incendio.

Funerali delle vittime-Imilanesi.it

Poi si dovrà verificare se siano state messe in pratica ulteriori misure preventive, utili appunto per il pericolo correlato agli incendi.

Si passerà anche a verificare quali fossero le misure di tipo doveroso, ideali per la conformazione della struttura per anziani.

Come ultima cosa i consulenti dovranno effettuare dei chiarimenti, sui materiali adoperati non solo per i letti, ma anche per la biancheria presente nelle stanze.

Prima di tutto in quella dove ha avuto inizio il rogo, si dovrà controllare se si trattava di elementi di biancheria ignifughi.

La presenza di un guardiano

A quanto pare, dopo la rottura dell’impianto elettrico all’interno della struttura si era inserita una particolare figura. Si trattava di un guardiano che doveva controllare la situazione notturna, dentro la Rsa. Ma si trattava di un accorgimento senza alcuna utilità, se si considera che una sola persona doveva occuparsi del controllo di ben due strutture. Quindi non solo doveva visionare l’interno della Rsa incendiata, ma anche quello di una seconda struttura.

Difatti una volta interrogata, la persona in questione avrebbe protestato sul ruolo che gli era stato affidato. Un lavoro che non risultava fattibile per un solo individuo. Infatti lui aveva difficoltà a riuscirci appunto perché si trattava di un’incombenza tale che non poteva essere eseguita da un solo guardiano.

Ora bisognerà attendere i risultati ottenuti grazie ai controlli che faranno gli esperti, i quali lavoreranno con estremo impegno. Così da giungere al più presto agli esiti che chiariranno molti dubbi e situazioni tuttora poco chiare.

È un’azione doverosa nei confronti di quelle sei vittime dell’incendio che hanno fatto una morte orribile che si sarebbe potuta evitare all’interno di quella Rsa.

 

 

Published by
Melania Di Pietrangelo