Morto Luca Ruffino: istigazione al suicidio, ecco cosa si è scoperto sulla tragica morte dell’uomo. La Procura sta effettuando delle indagini indirizzate verso questa ipotesi. Ma cosa è successo per l’esattezza durante la notte tra sabato e domenica?
Il presidente di Visibilia Editore si è ucciso durante le ore notturne tra sabato e domenica. L’inchiesta rappresenta un atto dovuto, così da poter continuare con gli accertamenti del caso.
Tra gli accertamenti predisposti ci sono pure quelli derivanti dall’attuazione dell’autopsia sul corpo del manager, che si stabilirà nelle prossime ore.
Intanto la Procura di Milano ha cominciato subito con le indagini, per un reato molto pesante, ossia quello di aver istigato Luca Ruffino al suicidio. Difatti il presidente di Visibilia Editore si è tolto la vita tra sabato e domenica mediante un colpo di pistola.
Tutto questo è avvenuto all’interno della sua abitazione situata nella città milanese.
Attraverso delle fonti di tipo giudiziario, si è potuto apprendere che quindi si parla di un atto assolutamente necessario, anche soltanto per poter in tal modo procedere con tutte le indagini correlate al caso.
Attenendosi alle prime ricostruzioni, Ruffino si sarebbe ucciso con un’arma che possedeva regolarmente, affidando a un biglietto scritto i suoi ultimi pensieri.
Ma in che modo si è scoperto il gesto fatto da Ruffino? Uno dei suoi due figli non aveva più notizie di suo padre da qualche ora. A quel punto ha iniziato a preoccuparsi, quindi, ha deciso di recarsi nell’abitazione del padre situata in via Spadolini. È stato proprio lì che purtroppo ha fatto la tragica scoperta, ritrovando il genitore morto all’interno dell’appartamento.
Su quanto successo ora stanno indagando la polizia e la Procura di Milano. Ruffino non era interessato da indagini, oltre a non essere mai ascoltato dai pm sull’inchiesta in corso attinente Visibilia.
La società, dal canto suo, tramite una nota ha voluto esprimere il cordoglio per la dipartita di Ruffino. Dichiarando che si stringe nel dolore al suo nucleo familiare.
Il sessantenne Ruffino aveva praticamente preso il posto della Santanchè durante il mese di ottobre del 2022.
Difatti in quel periodo Ruffino aveva rilevato le quote appartenenti alla senatrice di Fdi.
Oltre a non risultare mai nel mirino delle indagini in corso, il direttore in base a quanto emerso durante i vari controlli, non risultava avere particolari problematiche di tipo economico.
Effettuando ulteriori indagini, si è però scoperto che Luca Ruffino avrebbe potuto avere dei problemi personali collegati al suo stato di salute.
Lo scorso giovedì aveva pure partecipato personalmente a un incontro importante del Cda di Visibilia.
Ruffino rappresentava una figura di notevole successo, se si pensa che ricopriva il ruolo di un manager decisamente affermato.
Un personaggio molto noto che aveva un bagaglio di esperienza alle spalle di una certa portata, basato anche sul fatto di aver svolto in precedenza una mansione di rilievo nel Cda di FerrovieNord. In più le sue mansioni lavorative si erano svolte pure alla Fiera Milano e a Milano Serravalle Engeenering.
In aggiunta la sua bravura si era mostrata a piene mani principalmente in riferimento alla sua gestione dei condomini.
A tal punto da riuscire a creare Sif Italia, cioè una società quotata esattamente a Euronext Growth Milano.
Successivamente ciò portò Luca Ruffino a diventare in tutto il territorio italiano il primo amministratore di condomini, a disporre di uno studio di amministrazione condominiale con quotazione in borsa.
Nel corso del mese di ottobre del 2022 era quindi subentrato in Visibilia Editore. Ruffino era diventato un sessantenne dalla fine di luglio.
Il Cda effettuerà quanto prima un incontro per poter così deliberare in riferimento alla sua sostituzione.
In più dovrà fare una riunione per nominare il presidente scelto per il Consiglio di Amministrazione.
Il comunicato sottolinea che questo Consiglio da poco tempo aveva assegnato dei poteri di gestione operativa attinente la società anche al consigliere delegato Campagnoli.
Come indicato poc’anzi, Ruffini aveva partecipato per l’ultima volta alla riunione indetta dalla società finita sotto i riflettori, dopo che la Procura milanese ha fatto richiesta del fallimento.
Ora come è stato riportato spetterà alla Procura effettuare le dovute indagini, per confermare o meno l’istigazione al suicidio.
Mentre la famiglia di Ruffino si è ritrovata improvvisamente senza la sua presenza e col dolore immenso derivante proprio dal suicidio messo in atto da Luca Ruffino.
Prima di spararsi, però, ha voluto scrivere un biglietto indirizzato proprio ai suoi familiari.
A quanto sembra, i motivi di questo suo tragico gesto Ruffino li avrebbe scritti in quel biglietto. Si tratterebbe dunque di ragioni correlate a fatti personali.
Questo è ciò che le componenti di polizia hanno trovato sul posto della tragedia quando, in seguito all’allarme lanciato, sono sopraggiunti nella casa di via Spadolini.
A questo punto e per quanto riportato poco prima, in tanti ora si basano su un’ipotesi derivante appunto da questa missiva lasciata alla sua famiglia.
Difatti ora in molti pensano che il contenuto del biglietto riguardasse dei suoi gravi problemi di salute, che lo avrebbero quindi portato a prendere la terribile decisione di suicidarsi.
Ecco perché ora l’esito dell’autopsia sul suo corpo risulta ancora più rilevante, anche perché in tal modo si potranno avere molte informazioni aggiuntive e preziose, per capire le vere motivazioni.
Quindi saranno proprio gli esami svolti dal medico legale a fare chiarezza su diversi lati della vicenda che attualmente risultano ancora oscuri.
Come appunto quello del motivo di tale gesto, così da avere la conferma o meno su quello che si sospetta: Luca Ruffino ha deciso di togliersi la vita perché aveva scoperto di essere gravemente malato?
Adesso bisognerà solo attendere e avere pazienza, mentre si aspetta ciò che uscirà fuori dal referto dell’autopsia.
Così da poter dare molte risposte sicure a tanti interrogativi che stanno girando da quando Luca Ruffino è stato trovato morto in casa dal figlio.
Cosa si scoprirà? Vedremo.