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Cronaca

Muore a 37 anni durante la vendemmia

Un giovane uomo si è accasciato a terra mentre stava raccogliendo l’uva, durante la vendemmia, in un paesino della Franciacorta.

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Stava facendo vendemmia con tanti altri lavoratori. Erano arrivati in Franciacorta per il lavoro stagionale della raccolta dell’uva. Un luogo molto rinomato per la produzione di vari tipi di vini e per la quantità enorme di vigneti.

La vittima era insieme ad una decina di braccianti di origine rumena e si doveva fermare qualche settimana, insieme a loro, per svolgere il lavoro. Si chiamava Ioan Avarvarei, ed aveva 37 anni.

La tragedia è avvenuta ieri, venerdì 25 agosto, a Cazzago San martino, in provincia di Brescia, subito dopo la pausa pranzo. Sul posto sono arrivati i soccorsi ed i carabinieri. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Un malore lo ha stroncato, anceh se le cause sono ancora da verificare. Gli agenti hanno fatto i dovuti rilievi e raccolto le testimonianze, mentre la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo.

Ha, quindi, disposto il compimento dell’autopsia per risalire all’esatta causa del decesso. Di certo era una giornata molto calda in Franciacorta e le temperature erano molto elevate.

Iniziata da qualche settimana la vendemmia in Franciacorta

Da settimane nella zona è iniziata la consueta vendemmia ed in questo periodo le aziende vinicole assumono braccianti stagionali attraverso le apposite cooperative, come, per esempio, la Servizi Vitivinicoli Srl di Rovato.

Dopo la tragica scomparsa del giovane uomo, gli ufficiali e gli addetti dell’Ats, azienda territoriale sanitaria, si sono immediatamente attivati per raccogliere tutti i documenti e per fare tutte le verifiche del caso.

Pare che tutti i braccianti fossero stati assunti con regolare contratto. Anche i rapporti tra la società e l’azienda vinicola sono risultati in ordine. I carabinieri hanno indagato sugli orari di lavoro ed interrogato i lavoratori.

Dalle informazioni raccolte, gli investigatori hanno potuto appurare che orari e pause erano stati rispettati. I vendemmiatori avevano zone di ombra dove sostare, cibo ed acqua per rifocillarsi.

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Per cui, non ci sono cause dovute ad inadempimenti o colpe del datore di lavoro. La squadra era arrivata alle 7 del mattino ed la giornata lavorativa doveva terminare alle 15. La pausa pranzo era prevista dalle 13 alle 14.

Dopo avere pranzato la vittima stava per iniziare l’ultima ora di raccolta, ma è stato colto da un malore ed ha vomitato accasciandosi sul terreno, dal quale, poi, non si è più rialzato.

Non sembrava avere particolari patologie, anche se era visibilmente i sovrappeso. Gli esami del patologo potranno dare risposte, oltre che alla causa del decesso, anche al suo reale stato di salute.

Malore a causa del caldo

A luglio il sindacato aveva emanato una circolare facendo notare il rischio del lavoro nei campi dovuto al caldo eccessivo. Aveva, dunque, richiesto ai datori di lavoro di sospendere le attività dalle 14 alle 17.

Il segretario della Flai Cgil, Enrico Nozza Bielli, ha quindi fatto notare che, evidentemente, la nota è rimasta solo una formale indicazione. Si chiedeva che le cantine non permettessero la raccolta nelle ore più calde della giornata.

In accordo anche la dichiarazione di Rossella Gazzaretti, segretaria generale della Fai Cisl, la quale ha aggiunto che i lavoratori devono essere sottoposti ad adeguati controlli sanitari ed avere sempre pause adeguate.

Published by
Liana Cinelli