Muore Gianluca Betti: l’uomo cercava un po’ di refrigerio in montagna, purtroppo, però, si è sentito male.
La tragica vicenda è accaduta esattamente a Tartano, in provincia di Sondrio, nel corso della mattinata di martedì 22 agosto. La vittima improvvisamente ha avuto un malore ed è morta. Betti abitava a Bollate nel Milanese e aveva 51 anni. Poco prima di perdere la vita aveva vissuto una di quelle esperienze che risultano essere indimenticabili, nonché ricche di emozione: l’attraversamento del Ponte Tibetano.
Muore Gianluca Betti: le tragedie in montagna non si fermano
Nella mattinata di martedì 22 agosto, è accaduto l’ennesimo tragico evento in montagna. Infatti, quest’estate si sta verificando un susseguirsi di episodi drammatici in zone montuose.
Proprio come è successo a Tartano, precisamente sulle montagne appartenenti al territorio comunale di questa zona posizionata in Valtellina.
Quando Betti ha deciso di recarsi lì per beneficiare di un po’ di fresco, per via dell’insopportabile caldo di questi giorni, non ci è andato da solo. Difatti con lui erano presenti il figlio di soli 16 anni e un suo amico.
I tre avevano stabilito di svolgere una passeggiata tra i boschi della Val Tartano ma, nel corso della loro escursione in Val Corta, qualcosa non è andato per il verso giusto.
All’improvviso Gianluca Betti si è letteralmente accasciato a terra, forse a causa di un infarto. A quanto sembra l’uomo avrebbe deciso di passeggiare in quelle zone, proprio perché era alla ricerca di un’aria maggiormente fresca e piacevole.
Ecco il motivo primario per cui aveva scelto come luogo i boschi delle Alpi Orobie poste in Valtellina.
Un altro importante motivo che lo aveva indirizzato in quei precisi punti, riguardava il fatto di poter così vivere un’esperienza unica e colma di emozioni. Stiamo parlando per l’esattezza del suo passaggio sul Ponte nel Cielo, ossia quella che viene definita come la passerella tibetana dei record.
La tragedia si è verificata intorno alle ore 10, 20 di martedì mattina, quando il 51enne ha avvertito un malore e poi è precipitato.
Muore Gianluca Betti: il sopraggiungere dei soccorsi
Nel momento in cui si è verificato il drammatico episodio ai danni del 51enne, il suo amico si è subito attivato per chiedere aiuto ai soccorsi.
Dando perciò l’allarme in maniera assolutamente repentina, così da cercare di aiutare in tutti i modi il suo amico.
Quando i soccorsi appartenenti all’equipe giunta con l’elisoccorso sono arrivati sul luogo d’interesse, il medico presente non ha potuto fare altro che appurare il decesso di Betti.
I sanitari hanno iniziato il loro intervento di soccorso verso le ore 11,30, per poi terminarlo circa un’ora dopo.
Ciò in quanto il suo malore purtroppo gli è stato fatale, causandogli la perdita della vita proprio di fronte al figlio di 16 anni che ha assistito alla morte del padre, senza poter fare nulla per aiutarlo.
Dal canto loro i militari del Sagf Soccorso Alpino concernenti la Guardia di Finanza della città di Sondrio, si sono subito attivati per avvertire di quanto accaduto la Procura di Sondrio.
Quest’ultima, a sua volta, ha incaricato i finanzieri agli atti, dopo che hanno partecipato agli interventi sul posto. Un intervento effettuato insieme ai vigili del fuoco e ai volontari appartenenti al Soccorso Alpino di Morbegno.
In più sul posto c’è stato pure l’intervento da parte dei carabinieri, i quali hanno provveduto a realizzare i rilievi del caso. In seguito a ciò, adesso toccherà proprio alle Forze dell’Ordine di riuscire a ricostruire l’intera vicenda, per capire bene come siano andate le cose. Anche se per il momento l’ipotesi più plausibile sembrerebbe quella di un malore sopraggiunto all’improvviso, che non ha lasciato scampo al 51enne di Bollate.
Le stragi avvenute in montagna
L’uomo di 51 anni che martedì mattina ha perso la sua vita dopo aver deciso di fare una gradevole passeggiata in montagna, lascia dell’amaro in bocca. Questo visto che si tratta dell’ennesimo tragico incidente accaduto in zone montuose, che va quindi a unirsi all’elenco dei nomi di coloro che sono morti in montagna.
Una lista che racchiude i nominativi delle vittime che si sono susseguite in una maniera impressionante, soprattutto in questi ultimi tempi.
Difatti tra quelle precedenti troviamo la tragedia che è successa il giorno di Ferragosto, quando il 26enne lecchese Samuele Guadagno, è stato praticamente travolto da un masso precipitato esattamente sul Monte Legnone. Un incidente che gli ha provocato la perdita della sua vita.
Sempre nel corso del 15 di agosto, in seguito a una lunga nottata basata su continue ricerche, è stato ritrovato il corpo privo di vita del comasco Stefano Camesasca. Si trattava di un 55enne che si era recato in montagna per cercare dei funghi. Ma da lì non ha fatto più rientro a casa.
Camesasca è stato la quinta vittima fra i cercatori di funghi in pochi giorni, per quanto riguarda la provincia di Sondrio.
Per non parlare delle persone ferite, anche in maniera grave, che hanno ricevuto una sorta di tradimento dalla montagna ma anche dalla loro passione nei confronti di essa.
Alcune delle vittime, inoltre, forse si sono basate sulla carenza di adeguate conoscenze, in riferimento a quelle basilari e più elementari norme di sicurezza per chi si reca in montagna.
Ultime riflessioni
Ecco perché è assolutamente fondamentale attenersi a determinati accorgimenti che sono basilari, per coloro che decidono di andare in zone di montagna che potrebbero diventare molto pericolose.
Così da poter affrontare dei particolari inconvenienti nel modo più appropriato, per cercare di evitare le conseguenze più gravi.
In aggiunta nel momento in cui si decide di fare un’escursione o anche una semplice passeggiata in montagna, non bisognerebbe mai andarci da soli. Ciò in quanto, in caso di necessità, la compagnia di qualcuno potrebbe risultare preziosa per attivare l’allarme.
In montagna non ci si può improvvisare esperti e, quando si è consapevoli di non esserlo, in queste circostanze sarebbe preferibile andarci con la presenza di qualcuno che dimostri di avere un considerevole bagaglio di esperienza.
È importante tutto questo, ancora di più se si pensa a tutte le morti che si sono verificate soprattutto in queste ultime settimane qui in Italia.