La scuola di pilotaggio svizzera ha scelto il cielo di Brescia per effettuare le prove dei propri dipendenti a bordo di un Boeing 777-300R.
Si trattava di un aereo di grandi dimensioni, anzi per la precisione il più grande del mondo, un esemplare di Boeing 777-300ER. Risale a qualche giorno fa la prova fatta nei cieli tra Brescia, la Bassa e l’Alto Mantovano per una sessione di addestramento piloti.
Uno spazio aereo molto vasto che ha il suo fulcro all’aeroporto di Montichiari. Questo è stato scelto dalla compagnia svizzera Swiss per effettuare la scuola pilotaggio dei propri dipendenti. Gli occhi dei passanti in quella giornata si erano rivolti al cielo sentendo il rumore del grande velivolo.
Un gigante dell’aria che è predisposto per affrontare i voli intercontinentali, con una capienza di ben 300 passeggeri. Il decollo degli istruttori e dei piloti è stato dopo le 10, come risulta su tutti i FlightRadar24. Le esercitazioni hanno compreso le prove di touch-and-go e le manovre di richiamo del velivolo nella fase di atterraggio.
Il Boing, l’aereo per i voli intercontinentali
Tali misure sono utilizzate dai tecnici nei casi di emergenza durante la discesa e servono a riportare il mezzo in volo. Questi aerei sono di produzione americana, dell’industria Boeing, che li ha creati negli anni ’90. Sono i più grandi solcatori dei cieli di tutto il mondo, dotati di due motori.
La loro autonomia di viaggio va dai 9 695 ai 17 370 chilometri di distanza. Sotto le ali hanno le turboventole più potenti che siano mai state costruite. L’esemplare 777 è stato il primo aeroplano di linea creato dall’azienda statunitense, progettato, inoltre, completamente al computer, tramite un apposito software.
Ha varie versioni con lunghezze e autonomie variabili. Il 300ER in questione ha un carrello principale ed anche uno anteriore rinforzato con serbatoi di carburante ausiliari. Le ali sono allungate nelle estremità ed inclinate all’indietro. Queste insieme alla fusoliera, gli impennaggi e gli attacchi del motore, sono molto più robusti di altri modelli.
I propulsori ed i turbofan general elettric hanno una spinta enorme, tra le più potenti in servizio. L’autonomia massima è di 14 690 chilometri, ossia 7 930 miglia nautiche, che è stata resa possibile sia dall’aumento della portata di peso massimo al decollo che dalla capienza di carburante.
Rispetto al modello 300, questo può percorrere distanze del 34% in più. I miglioramenti e l’aerodinamica delle ali studiati per questo gigante dell’aria lo hanno portato alla riduzione dei consumi di carburante di un ulteriore 1,4%. Per diventare pilota è necessario prima di tutto imparare a conoscere molto bene il mezzo che si userà.
Abilità pratiche, ma anche prontezza di riflessi
Naturalmente questo tipo di lavoro comporta una scelta di vita quasi nomade, ma anche grande responsabilità. Le caratteristiche fisiche e psicologiche devono essere certamente idonee, come ad esempio la capacità di gestire lo stress e di rimanere calmi di fronte agli imprevisti.
Le azioni e le reazioni messe in atto sono connesse alla vita di molte persone. Durante l’addestramento, dunque, certe capacità fanno sicuramente la differenza. La formazione non è solo pratica, ma anche prontezza di riflessi e fermezza, che possono permettere, insieme alle abilità di pilotaggio, di salvare l’equipaggio ed i passeggeri.