Nelle prossime ore la neve potrebbe scendere copiosa in diverse zone d’Italia, anche a quote molto basse. I dettagli sui prossimi giorni.
Mentre gli Stati Uniti fanno i conti con un’ondata di gelo che ha portato con sé tempeste di neve tipiche di uno scenario apocalittico, in Italia l’inverno si è fatto sentire solo per qualche giorno con l’abbassamento della colonnina di mercurio. Eppure, sembra che la situazione stia per cambiare con l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica che porterà neve anche a bassa quota.
Neve in arrivo anche a fondovalle
La settimana in corso è iniziata con un netto miglioramento delle condizioni meteo, almeno rispetto alla settimana scorsa. L’ondata di gelo sembra essere passata, per lasciare spazio a giornate fredde, sì, ma dalla temperatura decisamente più sopportabile. Non è ancora il momento, tuttavia, di cantare vittoria: d’altronde, siamo ancora a gennaio. Tra mercoledì 17, e giovedì 18 gennaio l’Italia verrà investita da una perturbazione atlantica che causerà un netto peggioramento delle condizioni meteo, portando pioggia, vento e neve copiosa anche a quote davvero basse.
Un fenomeno che, sommato alle gelate della scorsa settimana, ricorda quanto sta accadendo negli USA, seppur in proporzioni ridotte. E, secondo gli esperti, la ricerca delle cause potrebbe ricondurre al fenomeno dello Stratwarming. Certo è che questo inverno dal temperamento così instabile dovrebbe accendere un campanello d’allarme nella coscienza comune perché, che si tratti di Stratwarming o semplicemente di anomalie climatiche legate al riscaldamento globale, l’uomo ha un grosso carico di responsabilità sulle sue spalle. Scopriamo ora cosa comporterà l’arrivo della nuova perturbazione e quali saranno le zone maggiormente colpite.
Pioggia, raffiche di vento e nevicate a bassa quota: la nuova perturbazione atlantica
Le zone principalmente interessate dall’arrivo della nuova perturbazione invernale saranno quelle del Nord Italia e del versante Tirrenico. In questa zona, specialmente tra Toscana nord-occidentale e Liguria, si assisterà a fenomeni piovosi intensi e persistenti. Ad essere risparmiate dalla nuova sferzata dell’inverno saranno invece, ancora una volta, le isole, le regioni del sud e dell’Adriatico. Nel resto d’Italia, è il momento di preparare sci e slittino: la neve potrebbe fioccare raggiungendo i 100-500 metri di altitudine nelle aree a Nord-Ovest del Paese. E udite udite: gli esperti fanno sapere che potremmo tornare a vedere la neve anche sulle Alpi, a quote basse e persino a fondovalle.
Un ritorno tanto agognato, e reso possibile, spiegano i meteorologi, dalle basse temperature causate dalle correnti d’aria fredda che circolano negli strati più bassi del Nord Italia. Saranno in primis le Alpi occidentali ad essere imbiancate, seguite nel corso della giornata di mercoledì da quelle centro-orientali. Verso sera, i fiocchi si poseranno anche sulle cime delle Dolomiti. Gli accumuli attesi sono considerevoli: oltre i 1500 metri, sulle Alpi occidentali, gli esperti si aspettano neve fino a 15 cm, che potrà toccare anche i 30 cm nella zona occidentale della Valle d’Aosta.
Si preparano alla nevicata dell’anno le città di Sondrio, Susa e Aosta, ma anche Bolzano, Trento e Belluno. In città, comunque, la neve potrebbe presto trasformarsi in pioggia con il passare delle ore. Neve fino a 20 cm anche sulle Alpi della Lombardia e, in parte, in Trentino. La giornata di giovedì, comunque, dovrebbe già segnare la fine del fenomeno, poiché la neve continuerà a fioccare, ma dai 1300 metri in su. Comunque, la visita della neve all’Italia non si conclude certo qui: già da venerdì 19 gennaio correnti d’aria fredda potrebbero portare un’ondata di violento inverno sulle aree dell’adriatico, dando vita, ancora una volta, a nevicate intense.